AnamLena e la cittadinanza scientifica

“Lena e la cittadinanza attiva” di Maria Nicolaci con i disegni di Lucia Biagi, edito da Sinnos, racconta con chiarezza come i bambini attraverso la scienza possano avere più consapevolezza del lor...

“Lena e la cittadinanza attiva” di Maria Nicolaci con i disegni di Lucia Biagi, edito da Sinnos, racconta con chiarezza come i bambini attraverso la scienza possano avere più consapevolezza del loro essere cittadini attivi ossia “mettere in risalto l’appartenenza alla collettività e la partecipazione individuale alla gestione dello Stato dei beni pubblici”. Attraverso la vicenda di Lena e dei suoi amici che si interrogano se la decisione di utilizzare il terreno dietro alla loro scuola come parcheggio sia una scelta giusta o se esistono alternative, il lettore può comprendere in maniera dettagliata come agire in casi simili. Ciascuno di noi ha delle responsabilità che si acquisiscono sin da bambini e i personaggi di questo straordinario libro decidono di partecipare alla discussione e fare delle proposte perché per loro affermare la propria opinione è l’unico modo per creare una società migliore.

La scelta di impiegare il fumetto accompagnato da schede informative rende la lettura del testo molto scorrevole facilitando l’immediatezza del messaggio che si intende dare soffermandosi sull’importanza che riveste la scienza nel contribuire ad ottimizzare le condizioni di vita dei cittadini e quanto essa sia fondamentale alla costruzione della democrazia: “le decisioni pubbliche spesso sono complesse e sembrano richiedere conoscenze altamente specializzate, eppure la via democratica suggerisce che i cittadini possano e debbano essere in grado di influenzare le decisioni che riguardano la loro vita”.

Saper impiegare gli strumenti adatti nelle battaglie che ci chiamano in causa come il rispetto dell’ambiente, l’energia, i trasporti, la biodiversità o altre questioni attuali di fondamentale importanza per il nostro benessere, è l’obiettivo del volume che presenta ai fanciulli (e non solo) come la cultura scientifica sia la chiave per migliorare il futuro perché “la scienza svolge e può svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione di un’idea condivisa di cittadinanza”.

Imparare sin da piccoli a non essere indifferenti e passivi a tutto ciò che accade intorno a noi ma diventare parte attiva del cambiamento è di vitale importanza per le nuove generazioni che possono e devono migliorare quelle situazioni che abbrutiscono la società. È opportuno informarsi e raccogliere le opinioni altrui per avere poi la capacità di comprendere quale sia la decisione più giusta per tutti. Lena ci insegna come l’informazione sia alla base di un processo di rinnovamento per mettere in pratica quei principi di democrazia che sono fondamentali per affermare i propri diritti: “la conoscenza è un bene pubblico, e ne deve essere assicurata la piena circolazione, contro ogni interesse di parte! Questa circolazione costituisce il cuore della democrazia nella società della conoscenza”.

Il libro che fa parte della collana Nomos e presenta una nota introduttiva a cura di Gilberto Corbellini, Ordinario di Storia della Medicina e docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma e Direttore del Museo di Storia della Medicina, ha il fine di far comprendere ai lettori come non importa chi abbia vinto al termine di questa storia (se il parcheggio è stato realizzato nel cortile oppure no), ma la capacità organizzativa degli alunni che hanno espresso le proprie idee trovando un accordo pacifico e democratico.