Leggere il mondoCronache dalla XXIX edizione del Salone del Libro di Torino

Record su record, come da tradizione. Quelli proclamati puntualmente alla chiusura di ogni edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Anche quest’anno, gli organizzatori della megafier...

Record su record, come da tradizione. Quelli proclamati puntualmente alla chiusura di ogni edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Anche quest’anno, gli organizzatori della megafiera hanno comunicato un sensibile aumento della vendita di biglietti – per merito della riduzione di prezzo serale – e, di conseguenza, della vendita di prodotti editoriali. Einaudi ha chiuso addirittura con un 30% mentre Feltrinelli, trascinata da “Caffè Amaro” di Simonetta Agnello Hornby, si è dovuta accontentare di un +5%. E sono ancora le opere classiche, di qualsiasi edizione, a sostenere l’economia del Salone. Seppur reperibili comodamente in biblioteca, a prezzi stracciati come allegati a riviste e giornali o quasi gratis nei mercatini dell’usato.

Considerati, tuttavia, gli elevati costi strutturali che devono fronteggiare sia i grandi editori che la fondazione organizzatrice dell’evento – sebbene quest’ultima si sia avvalsa di un esercito di ragazzini volontari -, i veri vincitori rimangono quelli di Autogrill grazie ai prezzi sempre più scandalosi proposti a visitatori ed espositori.

Come ormai è diventata tradizione, gli ospiti che hanno attirato più pubblico sono stati quelli che c’entrano meno col mondo letterario, a parte l’immancabile Roberto Saviano; ossia i cantanti Luciano Ligabue, Francesco Guccini, Antonello Vendetti e Francesco De Gregori, gli chef stellati e, soprattutto, il nuovo padrone dell’industria d’intrattenimento italiana, Luca Pasquale Medici, in arte Checco Zalone, che ha giustificato, più di ogni altra cosa, la gigantesca presenza dello stand Puglia. Fortunatamente, anche alcuni incontri più “impegnati” hanno ottenuto un buon successo di presenze. Come quello del professor Salvatore Settis che ha presentato il suo nuovo saggio “Costituzione!” edito da Einaudi (la quale, però, ha sbancato grazie all’ultima fatica letteraria di Ligabue) e che è stato affiancato da Gustavo Zagelbresky, autore, invece, di nuove pesanti stoccate al premier Renzi in tema di referendum d’ottobre.

E’, comunque, rinforzata la percezione che i libri ormai facciano da contorno a quella che è diventata una kermesse di popstar della cultura, cantanti o calciatori riciclatisi in scrittori (quest’anno ha avuto il suo spazio pure Ivan Ramiro Cordoba, l’ex “cagnaccio” dell’Inter), rappresentanti dell’establishment politico-economico, cuochi, venditori, motivatori, comunicatori, ambulanti, gadgettari, centinaia e centinaia di relatori provenienti dai “campi del sapere” più disparati, starlette, pletore di giornalisti bisognosi di (ulteriore) visibilità. Gli spazi lasciati vuoti dagli editori vengono sostituiti dagli stand istituzionali e commerciali. Oltre alla promozione delle attività di Regioni, Stati nazionali, Camere di Commercio, distretti, ambasciate, logge massoniche o forze dell’ordine, sono in aumento esponenziale, infatti, le vetrine e le rivendite commerciali. Di grande impatto e successo è stata la riproposizione delle esibizioni culinarie nello spazio “Cook Book”, seguendo la proliferazione di talent e trasmissioni dedicate al mondo della cucina. E i vari stand ne hanno approfittato riempiendosi di volumi di ricette e diete, fra i quali hanno spiccato – segnatamente per l’originale e coloratissimo packaging – quelli di Gribaudo, marchio di origine torinese acquistato astutamente da Feltrinelli qualche anno fa.

Palma della gentilezza e della pazienza va assegnato, anche quest’anno, ai ragazzi dello stand Feltrinelli, considerato che il cliente medio identifica il loro stand – in cui si trovano esclusivamente volumi pubblicati dall’omonima casa editrice e dai marchi affiliati – con le famose librerie “rosse” diffuse su tutta le penisola. Se si cerca, inoltre, un qualsiasi titolo su Internet, spesso lo si trova in vendita sul sito e-commerce “La Feltrinelli” tanto che l’utente rischia di convincersi che si tratti di un prodotto marchiato Feltrinelli, sebbene in realtà non lo sia. I volenterosi ragazzi dello stand torinese si sono prodigati, quindi, nel 90% dei casi, a reindirizzare i clienti verso la casa editrice realmente proprietaria dei titoli richiesti.

Ma la grande novità della 29esima edizione del Salone è stato il metal detector, che non pochi disagi ha procuratori agli espositori, soprattutto nella giornata di apertura. Inconsapevoli della presenza del nuovo ospite, infatti, la maggior parte degli espositori ha rischiato di lasciare incustoditi i propri stand all’apertura della fiera per via delle lunghissime code che si sono formate ai cancelli. Tanto che gli addetti alla sicurezza, qualche minuto prima delle 10.00, hanno rinunciato ai controlli per accelerare il flusso d’entrata.

Per finire, uno sguardo sull’ormai consolidato laboratorio di editoria 2.0 (o 3.0). Quest’anno hanno spiccato sicuramente i ragazzi di Yeerida, una sorta di Spotify del libro (torinese) che mira a mettere in streaming gratuito le pagine dei libri di qualsiasi editore italiano. Per adesso, sono stati stipulati accordi commerciali solamente con alcuni microeditori, ma, da quel che riferiscono i creatori del progetto, anche le realtà più grosse si sono mostrate molte interessate. Yeerida riconosce il 60% del proprio fatturato ai titolari dei diritti commerciali di ciascun testo (che sia un editore o un autore), per permettere agli autori e agli editori di continuare a vivere del loro lavoro pur avendo offerto gratuitamente a Yeerida, e alla relativa utenza, i frutti della loro creatività. Dal punto di vista degli editori, inoltre, Yeerida potrebbe diventare un comodo strumento per testare opere inedite, per valutarne, quindi, l’impatto con il pubblico e i feedback dei lettori.

Raccontato tutto questo, e passando finalmente ai contenuti, fa piacere notare come continuino a resistere alcune realtà indipendenti di grande qualità. Di seguito, offriamo un elenco (in ordine casuale) di quelle che – partecipanti o meno al Salone del Libro – meritano di essere seguite costantemente.

Mimesis (www.mimesisedizioni.it) che ha presentato in anteprima l’ultima fatica letteraria del richiestissimo psicoanalista Massimo Recalcati e che si contraddistingue per la sterminata produzione filosofica e sociologica;

Codice Edizioni (www.codiceedizioni.it) e la sua radicale critica al sistema neoliberista (che non risparmia i nuovi giganti dell’economia digitale);

Minimum Fax (www.minimumfax.com) sempre più affermata, anche grazie alle sue bellissime copertine, fra cui hanno spiccato, nell’ultima edizione del Salone, quelle della sezione “musica”;

Jaca Book (www.jacabook.it) con la nuova collana “I Precursori della Decrescita”;

Donzelli (www.donzelli.it), ovvero “occhi e mani di carta per vedere e toccare pezzi di mondo”. Piccolo gioiellino del nostro panorama editoriale per competenza, analisi critica e rigorosità;

DeriveApprodi (www.deriveapprodi.org) ormai fuori dal Salone da tanti anni, ma sempre attiva in termini di impegno civile e politico;

Kaos (www.kaosedizioni.com). Mai presente al Salone. E’ la casa editrice alternativa “per antonomasia”; i suoi libri non sono molto facili da reperire, quasi a confermare quanto le “verità” che ci raccontano siano troppo scottanti. E’ stata, già nell’epoca dell’assolutismo democristiano, una delle prime a tirar giù i veli della censura sulla corruzione, il malaffare, la deriva criminale di rappresentanti istituzionali, potentati economici e altri grandi intoccabili come il Vaticano. Non si è mai fidata, a ragione, delle verità ufficiali imposteci da autorità e leader istituzionali, ufficiali, politici e commissioni parlamentari, organi d’informazione, ecc.;

Stampa Alternativa (www.stampalternativa.it). Un gruppo di persone che ha sempre osato e rischiato, senza scendere a patti con la censura, tanto da subire pesanti sentenze giudiziarie. Stampa Alternativa, infatti, nasce nell’ormai lontano 1970: ma il parto e i primi anni di vita saranno molto travagliati. Solo dopo sei anni, è costretta a chiudere per centinaia di denunce e le condanne definitive. Le attività riprenderanno nel 1979 con il coraggio e la vocazione antiautoritaria di sempre, per nulla intimidita dagli “avvertimenti giudiziari”. Tra mille difficoltà (soprattutto economiche), il buon Angelo Leone tiene duro, anche grazie al supporto di nuovi soci;

Eleuthera (www.eleuthera.it). Eleuthera significa, in greco, “libera” ed è già detto tutto. Libera dal 1986 di produrre oltre 200 libri con l’obiettivo ultimo di criticare le forme di dominio all’interno della nostra società;

Altreconomia (www.altreconomia.it). Uno dei migliori laboratori giornalistici per la promozione dello sviluppo (o della decrescita) sostenibile. Come testimoniato dal mensile che porta lo stesso nome, dedicato ai modelli, alle pratiche, alle alternative sostenibili, e coraggioso accusatore di tutti quelli attori, processi, azioni e modelli che stanno soffocando il nostro pianeta: dalla passività/complicità dei grandi organismi internazionali, all’egoismo delle multinazionali economiche, incluse quelle italiane;

SUR (www.edizionisur.it). Una creazione di Minimum Fax. Inizialmente specializzata solo in letteratura latinoamericana, da fine 2015 propone, con la collana “BIG SUR”, anche traduzioni di narrativa e saggistica dall’inglese;

Tunuè (www.tunue.com) specializzata in graphic novel per lettori junior e adulti;

Edizioni Spartaco (www.edizionispartaco.com), fondata nel 1995, si è affacciata sul panorama editoriale nazionale nel 2003. La sua produzione è articolata in collane di saggistica e narrativa. Si fa notare anche per le sue copertine di eccellente concezione grafica;

Coconino Press (www.fandangoeditore.it) che avuto il merito di far conoscere anche in Italia i capolavori internazionali del romanzo a fumetti. Dal 2009 ha stretto una solida alleanza editoriale con Fandango;

Dario Flaccovio (www.darioflaccovio.it) orientatasi, negli ultimi anni, verso la manualistica tecnica;

LaNuovafrontiera (www.lanuovafrontiera.it), l’unica casa editrice a dedicarsi esclusivamente alle pubblicazioni di autori classici (nella collana “il Basilisco”) e contemporanei (nella collana “Liberamente”) delle letterature di lingua castigliana, catalana e portoghese;

Terre di Mezzo (www.terre.it), quelli che organizzano la fiera del consumo critico “Fa La Cosa Giusta!”;

Rubbettino (www.rubbettinoeditore.it) con la sua vasta produzione accademica che si pone come alternativa all’intellighenzia di sinistra;

EMI (www.emi.it), cioè quelli delle imperdibili guide al “Consumo Critico”;

Ponte alle Grazie (www.ponteallegrazie.it) ormai marchio di spicco dell’editoria italiana, entrato a far parte del gruppo Mauri Spagnol;

EGA (www.edizionigruppoabele.it), la casa editrice del Gruppo Abele fondato da Don Ciotti;

Editori Riuniti (www.editoririuniti.it), uno dei cataloghi più corposi per una casa editrice nata nel 1953, dalla fusione di due case editrici vicine al Partito Comunista Italiano: le “Edizioni Rinascita” animate da Valentino Gerratana e le “Edizioni di Cultura Sociale” dirette da Roberto Bonchio (1923-2010), all’epoca funzionario del PCI di via delle Botteghe Oscure, che resterà alla guida della nuova casa editrice fino al 1995.

LIT (www.gruppolit.com) che ingloba, fra gli altri, gli storici marchi “Castelvecchi” ed “Arcana” (forse la migliore casa editrice nel campo delle biografie musicali). Non si possono però tacere le pesanti accuse di sfruttamento lavorativo che le sono state rivolte negli ultimi anni;

Aliberti (www.aliberticompagniaeditoriale.it) oggi “Compagnia Editoriale Aliberti” con veste e catalogo fortemente rinnovati;

Edizioni Ambiente (www.edizioniambiente.it) sempre in prima linea per la salvaguardia ambientale e la promozione dello sviluppo sostenibile;

Macro Edizioni (www.gruppomacro.com) con il marchio “Arianna” combatte le ineguaglianze e le ingiustizie di matrice neoliberista;

Bollati Boringhieri (www.bollatiboringhieri.it). Storica casa editrice di taglio accademico entrata a far parte, anch’essa, del gruppo GeMS;

Intra Moenia (www.intramoenia.it) casa editrice e caffè letterario a Napoli;

Asterios (www.asterios.it) e “il difficile compito indagare quali siano le nuove forme di pensiero che in modo originale e desueto osano un differente tentativo di interpretare il mondo”;

Zambon (zambon-verlag.de) è una casa editrice italo-tedesca ampiamente criticabile per la visione politica che la caratterizza, ma estremamente utile per approfondire gli spunti di riflessione sulle iniquità del sistema neoliberista e dell’ordine geopolitico cui mira il pacchetto di Paesi della NATO;

Massari (www.massarieditore.it) conosciuta anche come “Erre Emme” propone una quantità limitata di libri, più simili a dei tascabili, piccoli di dimensione, ma dirompenti nei contenuti. Si distingue per una scelta e selezione di opere che analizzano “la storia del pensiero rivoluzionario ed anarchico, dei movimenti di liberazione e autodeterminazione, delle lotte contro l’oppressione e per il riconoscimento di diritti civili, della ribellione all’imperialismo di un tempo e a quello di oggi chiamato globalizzazione, delle utopie del passato e di quelle che resistono ancora al presente, della controcultura dal ’68 ai movimenti antagonisti del terzo millennio”;

Edizioni Dell’Asino (www.asinoedizioni.it) organizzatrice del “Salone dell’Editoria Sociale”;

Melampo (www.melampoeditore.com) con i suoi numerosi titoli di attualità politica e sociale;

Dedalo (www.edizionidedalo.it) con più di 40 anni di storia;

Armando Editore (www.armondo.it). Nata negli anni Cinquanta, si è subito imposta nel settore pedagogico-didattico con la volontà di svecchiare ed innovare tale ambito tramite l’apporto di teorie ed esperienze di altri paesi;

Ombre Corte (www.ombrecorte.it). Una delle case editrici più coraggiose nel cercare di spiegare, con onestà e sensibilità, i nuovi fenomeni migratori e nel prendere le difese dei più deboli;

Sonda (www.sonda.it) condizionata dall’orientamento antispecista e animalista;

Sensibili alle Foglie (www.sensibiliallefoglie.it) fondata in carcere dagli ex-brigatisti Renato Curcio, Nicola Valentino e Stefano Petrelli;

Alegre (www.edizionialegre.it) che propone saggi su eventi, personaggi e tendenze della società attuale, con un orientamento contrario alla globalizzazione liberista e attento alle attività dei movimenti civili;

Odoya (www.odoya.it) e la sua instancabile produzione monografica che s’incarica di sviscerare minuziosamente, sin dalle origini ed in ogni articolazione, qualsiasi tipo di argomento e materia: dalla storia di un popolo o di un’area geografica, alla storia ed evoluzione dei costumi sessuali e delle grandi corporazioni economiche;

Infinito (www.infinitoedizioni.it) e i terzi (o quarti) mondi raccontati così sapientemente;

Lotta Comunista (www.edizionilottacomunista.it). Ci appariranno fastidiosi perchè tentano continuamente di venderci il loro giornale all’università, nelle strade del centro o dietro la porta di casa. O ridicoli perchè aspettano ancora la vera rivoluzione comunista. Eppure il loro approccio critico alla realtà e alle “verità consolidate” ci ha regalato delle monografie così cariche di sapere e di intelligenza argomentativa impossibili da ignorare;

Zero in Condotta (www.seroincondotta.org) interessata a costruire e promuovere percorsi letterari che attraversino la memoria storica del movimento anarchico e libertario impegnato nelle lotte sociali per la liberazione dell’umanità da qualsiasi schiavitù economica e politica;

Becco Giallo (www.beccogiallo.it). Interessante esperimento editoriale – acquisito da Fandango – che si serve della tecnica fumettistica a fini conoscitivi-didattici. Questo nuovo e giovane gruppo propone, infatti, la rivisitazione fumettistica di alcuni avvenimenti centrali (anche di cronaca nera) della nostra storia e di quella internazionale;

Koinè (www.edizionikoine.it) e la sua alternativa alla cultura sinistroide;

Contrasto (www.contrastobooks.com). Agenzia fotogiornalistica che produce dossier fotografici sugli eventi più drammatici della contemporaneità, spesso riguardanti le aree, le persone, i popoli più deboli del pianeta;

Il Punto d’Incontro (www.edizionilpuntodincontro.com) apparentata al Gruppo Macro per le scelte tematiche. I propri book, infatti, oltre che a dedicarsi a fatti e cronache di stretta attualità, esplorano campi come l’astrologia, la cartomanzia, la lettura dei sogni, la floriterapia, lo sciamanismo, lo yoga, la magia, l’ufologia, l’esoterismo, la saggezza pellerossa, la simbologia, ecc. Ammirevole, in particolare, la produzione relativa alla dietistica orientata alla lotta allo zucchero, considerato un vero e proprio veleno che, oltre all’ingrassamento, sarebbe responsabile di numerosi danni alla nostra salute.

Agenzia X e i suoi “X Book” (www.agenziax.it); così antagonista da poterla accusare di “incoerenza ideologica” per le ultime presenze alla fiera del libro di Torino.

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