Pendolari della storiaIl padre dei Turchi e il nipote dispettoso

Durante questi giorni si è parlato tantissimo del ruolo dell’esercito turco come custode della laicità dello Stato. E quando si parla di Turchia laica, non si può non fare riferimento a lui. Musta...

Durante questi giorni si è parlato tantissimo del ruolo dell’esercito turco come custode della laicità dello Stato. E quando si parla di Turchia laica, non si può non fare riferimento a lui.

Mustafa Kemal Ataturk (1881-1938)

Il “Padre dei Turchi” nasce a Salonicco, odierna Grecia. Per carità, all’epoca Salonicco era degli Ottomani, ma sembra abbastanza assurdo che il nemico numero uno dei Greci sia nato in Grecia. E ancora oggi i Greci, quelli puniti per i bilanci da Angelina Merkel & Associati, hanno spese militari folli perché hanno paura della Turchia.

Ma torniamo indietro. L’impero Ottomano di fatto cade con la rivoluzione dei Giovani Turchi nel 1908 e lui era già un ufficiale aderente al movimento. Nella Prima Guerra Mondiale i Turchi perdono, ma lui si distingue da generale vincendo diverse battaglie. E poi arriva il bello.

I soliti Trattati di pace fatti male (indimenticabile il trattamento riservato alla Germania, ascensore per la salita del famoso baffetto) provocano una guerra tra Grecia e Turchia. Mustafa si distingue ancora una volta per le doti da leader e i turchi vincono. Quando arriva al potere col solito colpo di stato, prende una nazione fortemente islamica e la ribalta.

Parità dei sessi, suffragio universale, Stato laico e divieto del velo in pubblico per le donne. Alcol legalizzato e l’omosessualità smise di essere un reato. Tutto questo negli anni ’30 del Novecento. Immaginate di prendere tutte queste cose e applicarle nell’Arabia Saudita o Iran di oggi. Non era un santo, fece stragi di Greci e Curdi ed era un dittatore assoluto, ma creò la Turchia a sua immagine e somiglianza. Questa è stata la portata di Ataturk.

L’esercito fu nominato custode della laicità dello Stato. Da Ataturk ad oggi ci sono stati 5 colpi di stato, compreso quello di pochi giorni fa. Tutti hanno condotto ad elezioni democratiche successive ad essi. Erdogan si comporta da Sultano ottomano e l’esercito è intervenuto. Il colpo di stato è l’evento più anti-democratico che ci sia. Ricordiamolo sempre, Erdogan ha avuto successo perché ha creato la piccola e media borghesia in Turchia e il paese lo sostiene, nonostante le tendenze islamiche e la deriva autoritaria. Ma è uno spirito ottomano, non turco. E alla lunga, lo molecola di Ataturk nel DNA dei Turchi non glielo perdonerà.

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