Step by StepMacché Christo! Accorrono a migliaia

BERLINO. Proprio nel novembre dell’anno scorso, era stata allestita qui a Berlino una grande mostra per celebrare i vent’anni del Wrapped Reichstag che Christo e sua moglie Jeanne-Claude, che morì ...

BERLINO. Proprio nel novembre dell’anno scorso, era stata allestita qui a Berlino una grande mostra per celebrare i vent’anni del Wrapped Reichstag che Christo e sua moglie Jeanne-Claude, che morì nel 2009, avevano realizzato avvolgendo l’edificio in chilometri di materiale argenteo. Nel giro di appena due settimane, più di cinque milioni di persone erano venute a vedere l’opera d’arte.

Certamente, il successo di un evento si misura soprattutto con il bilancio dei visitatori, i quali hanno segnato il record oltre un milione e mezzo camminando su The Floating Piers, il ponte galleggiante opera appunto dell’artista bulgaro Christo, che unisce Monte Isola alla terraferma. Si va verso la chiusura e, la passerella porta i segni del pellegrinaggio delle orde di visitatori, che continuano a accorrere in massa per vivere l’esperienza di camminare sulle acque del lago d’Iseo.

Tutto questo succede nonostante le giornate di passione, con treni e bus navette cancellati e con il prefetto che ha imposto limitazioni all’orario: dalle 22 alle 6 del mattino, «cioè nelle ore più fresche e quando è ancora chiaro, migliaia di persone dopo ore di attesa sotto il sole sono state costrette a tornare indietro, operazione non di certo facile per chi conosce la zona», lamenta Ettore Camuffo portavoce di lungo corso dell’artista bulgaro.

Infatti, i tempi di attesa per entrare a piedi nudi nella storia dell’arte non sono mai stati inferiori alle tre ore, alle quali vanno aggiunte le altre attese per i treni in ritardo. Insomma gestire un milione di pellegrini a Sulzano, che conta mille e ottocento abitanti non è cosa di tutti i giorni. «Il sistema era tarato per cinquanta mila persone al giorno: ne stiamo facendo quasi il doppio», spiega Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano. Spiega: il giorno più funesto è stato il primo: «Ci avevano blindato il paese. L’unica criticità si è registrata con i bus navetta bloccati, ma la cosa è durata solo due giorni». E per educazione non aggiunge altro.

Naturalmente ora affiora la solita speranza all’italiana: bisogna fare in modo che il lago non affondi nell’oblio quando Christo smonterà tutto

La Storia narra che il progetto del Wrapped Reichstag approdò per primo al Bundestag con la domanda di rito: avrebbe potuto o no «impacchettare» il Reichstag l’artista bulgaro Christo? La maggioranza dei deputati votò per il «sì». Non fu un risultato di secondaria importanza, perché il cancelliere dell’epoca – Helmut Kohl – era un ostinato avversario di Christo, ma rispettò l’esito della votazione. Così non ci furono intoppi per i cinque milioni di visitatori che affluirono a Berlino.

Macché Christo! Nell’Italia dell’improvvisazione perenne è accaduto il contrario: discussioni, critiche, latitanza, provincialismo, la voglia di essere sempre protagonisti. Come Vittorio Sgarbi quando dichiara che Floating Piers è: «un’opera basata sul nulla, che offusca le vere perle locali come Monte Isola». O come Philippe Daverio che definisce il ponte sul lago, «una roba obsoleta, una cosa circense, una festa di quelle con le donne cannone.».

A nulla serve quanto afferma Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, società di marketing e comunicazione che specifica: «Nessun evento a livello nazionale, nell’ambito della cultura, è mai riuscito a generare tanto interesse in un periodo così limitato.». E ancora: «Dopo l’interesse di appassionati, collezionisti, architetti, cultori e amanti dell’arte, ora vogliono passeggiare sulle acque anche i curiosi, soprattutto le famiglie con i bambini e i senior. Quelli che si sono interessati alla passerella negli ultimi giorni hanno dovuto cercare un hotel a cinquanta chilometri di distanza da Sulzano e Monte Isola», sottolinea Feruzzi.

Naturalmente ora affiora la solita speranza all’italiana: bisogna fare in modo che il lago non affondi nell’oblio quando Christo lunedì comincerà a smontare tutto. Nell’attesa si improvvisa. «Abbiamo già avuto incontri con diverse associazioni: l’altro giorno è venuta una delegazione cinese e nelle prossime settimane aspettiamo la commissione del ministero della Cultura. Il lago deve mantenere la sua identità, ma bisogna fare un passo in più», racconta Riccardo Venchiarutti, sindaco di Iseo.

Fa tenerezza, non è vero?

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