AnamLe parole salvate di Andrea Valente

Esce per conto di Lapis Edizioni “Salva la parola” un nuovo originalissimo libro per ragazzi scritto da Andrea Valente noto scrittore e illustratore che con le parole ama giocarci dando loro grande...

Esce per conto di Lapis Edizioni “Salva la parola” un nuovo originalissimo libro per ragazzi scritto da Andrea Valente noto scrittore e illustratore che con le parole ama giocarci dando loro grande attenzione. In questo volume nato nell’ambito di un progetto promosso dalla libreria per ragazzi “Castello di Carta” di Vignola in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano di Modena già organizzatori da sei anni del festival il cui titolo ha dato il nome al testo, mira a invitare i bambini a scegliere delle parole e provare ad attribuire un significato in maniera buffa, bizzarra, insolita.

Si tratta di un gioco in grado di coinvolgere i più piccoli (e non solo) che possono arricchire il proprio lessico dando sfogo alla fantasia. Nel libro sono stati raccolti ottanta aforismi scelti tra oltre tremila parole scritte dai ragazzi lo scorso anno ai quali è stato chiesto di appuntare un termine considerato da loro importante, da non perdere o da usare con un certo criterio. Le parole poi sono state raccolte grazie alla collaborazione dei comuni di Modena, Formigina e Vignola e del quotidiano La Gazzetta di Modena.

“Tutto questo è finito in un libercolo insolito e intrigante” mi dice Andrea Valente ed è a lui che ho rivolto una serie di domande sullo stesso genere del libro. Vi devo confessare che questo gioco ha coinvolto anche me.

Qual è il valore che lei attribuisce alla parola?

Sarà che le uso per lavoro, ma per me le parole hanno un peso importante, per quanto troppo spesso vengano usate con leggerezza. Quando scrivo mi piace soffermarmi a scegliere il vocabolo più adatto per quello che voglio dire, tenendo conto sia del significato e della comprensibilità, ma anche sella musicalità. I giochi di parole mi piacciono sempre molto e se questo progetto non fosse stato affidato a me, probabilmente ci sarei rimasto un po’ male 🙂

Quale parola salverebbe dal suo vocabolario?

La parola che ho salvato è FULMICOTONE, che si trova, tra l’altro, nel romanzo Dalla terra alla luna di “Jules Verne”, per me una pietra miliare dell’immaginazione. Non lo usa più nessuno, il fulmicotone, nella realtà e nelle frasi, così ci ho pensato io.

Quale riproporrebbe perchè desueta?

Scrivendo le definizioni ho notato che tra le parole desuete, una che non è stata selezionata è proprio l’aggettivo DESUETO, che in questa frase uso per ben due volte, rendendolo un po’ meno desueto.

E quale sceglierebbe da donare agli altri?

A tutti donerei la parola FOLLIA, che nel libro invece c’è. Anzi, di più: non donerei solamente la parola, ma pure un pizzico di follia, quella vera. Il mondo sarebbe probabilmente un po’ migliore.

Le peculiarità del libro sono il divertimento e la curiosità. Lei cosa ha scoperto realizzando questo volume?

Oltre al divertimento e alla curiosità ho notato la serietà nelle scelte, ma non mi ha sorpreso molto. Frequento tantissimi ragazzi e incontro scolaresche in tutta Italia: impossibile non accorgersi di quanto i ragazzi siano capaci di prendere le cose sul serio, qualità che nell’età adulta se non scompare si nasconde molto bene…

Potremmo intendere questo gioiello editoriale come un invito a cogliere la bellezza che si cela dietro ad ogni cosa, a saper guardare oltre. Ma anche per….? Ce lo dica lei.

La bellezza delle parole e di ciò che ognuno nasconde è senz’altro l’aspetto più evidente del progetto. A me piace anche pensare di aver suggerito un modo per scoprire quanta ricchezza ci sia nelle le cose di tutti i giorni, senza che nessuno lo noti. E le parole, anche quelle di tutti i giorni, sanno arricchire ogni momento.

Il progetto SALVALAPAROLA avrà un seguito e quest’anno ai ragazzi è stato chiesto di salvare un personaggio delle fiabe o delle favole. Andrea Valente ha scelto il pisello della principessa sul pisello. E voi? Quale parola scegliereste?