AnamLa forza nell’atomo. Lise Meitner si racconta

È Lise Meitner la protagonista del libro “La forza nell’atomo” scritto da Simona Cerrato e illustrato da Anna Curti pubblicato da Editoriale Scienza nella collana “Donne nella scienza”. Il testo ag...

È Lise Meitner la protagonista del libro “La forza nell’atomo” scritto da Simona Cerrato e illustrato da Anna Curti pubblicato da Editoriale Scienza nella collana “Donne nella scienza”. Il testo agile e di robusto impatto realistico racconta la biografia di una donna che ha saputo schierarsi all’utilizzo pacifico della scienza in un periodo storico in cui il conflitto mondiale aveva seminato un dolore inconsolabile, piaga che ancora oggi a distanza di tanti anni non si riesce a rimarginare.

Le origini ebree di Lisa Meitner la costringono a scappare dall’Austria per mettersi in salvo dalla persecuzione compiuta dai nazisti e raggiungere la Svezia dove la fisica può continuare i suoi studi. Il dibattito sulla bomba atomica e le scoperte scientifiche impiegate nell’uso delle armi belliche apre un divario profondissimo tra coloro che pur andando incontro al progresso scientifico non intendono cadere nella trappola dell’eterna lotta tra il bene e il male. La fisica Lise Meitner non accetta il diabolico compromesso e si batta con mirabile tenacia affinchè la scienza possa essere impiegata esclusivamente per scopi benefici.

Il testo che insegna ad immaginare il passato per avere un’idea di futuro è suddiviso in capitoli ed è arricchito dalle bellissime immagini si sofferma su alcuni principali passaggi della vita di Lisa Meitner, nata a Vienna nel 1878, terza di otto fratelli, era una bambina curiosa e riflessiva che amava interrogarsi sul perché di ogni cosa. La grandezza di questa donna sta anche nell’aver saputo affrontare dei pregiudizi molto diffusi nello scorso secolo, stereotipi secondo i quali le donne non potevano seguire alcuni percorsi di studi tra questi erano incluse le materie scientifiche.

Lisa Meitner colta da un nobile sentimento di avventurosa libertà studia ugualmente fisica sfatando così alcune assurde convinzioni maschiliste grazie anche al sostegno da parte della sua famiglia, libera e avanguardista. Nel 1906 Lisa ottiene il dottorato e nella città di Berlino vi lavora per oltre trent’anni collaborando al fianco di scienziati del calibro di Albert Einstein e Niels Bohr.

Nell’ateneo tedesco Lisa Steiner ormai nota in tutto il mondo lavora insieme a Otto Hahn e Fritz Strassmann ad una grande scoperta: la fissione nucleare. Quando però la scienziata scopre gli intenti bellici della scoperta esprime tutto il suo sdegno e si rifugia in un’altra nazione per scappare dalla persecuzione razziale. Purtroppo non le verranno mai riconosciuti i meriti della sua scoperta e il nobel andrà solo al collega Otto Hann.

La biografia alimentata da una passione argomentativa è narrata in prima persona e ciò contribuisce a comprendere gli stati d’animo di una donna che ha saputo difendere i propri ideali e lottare pacificamente per l’eguaglianza tra uomini e donne ma soprattutto Lisa Meitner sarà ricordata come la “scienziata che non ha perso la sua umanità”.