Le strutture sportive delle scuole usate come aule per fare lezione? “Ne ho parlato anche con la ministra dell’Istruzione Azzolina. Con lei stiamo lavorando a un protocollo, per poter rispettare il distanziamento sociale, sperando comunque che da qui ad allora la situazione sia migliorata. Molti sono preoccupati del fatto che è stato detto che verranno utilizzate anche le palestre. È ovvio che dobbiamo contemplare entrambe le cose: utilizzare questi spazi per aiutare il ritorno a scuola dei ragazzi senza però sottrarli all’attività sportiva. Stiamo cercando le modalità più adatte per dividerci questi spazi”. Ad annunciarlo è il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, nel corso di un’intervista rilasciata al portale Skuola.net. Assieme a tutte le altre iniziative che il suo ministero ha in cantiere per i prossimi mesi: dai fondi per riqualificare luoghi di aggregazione pubblici da restituire ai ragazzi, alle opportunità per dare alle nuove generazioni la possibilità di realizzare i propri progetti, passando per il sostegno ad associazioni e società sportive.
Per ora niente calcetto
Un intervento, quello del ministro Spadafora, che giunge all’indomani di un annuncio che avrà lasciato l’amaro in bocca a molti ragazzi: il calcetto e gli sport di contatto, a livello dilettantistico, non riprenderanno in tempi brevi. “Noi ci abbiamo provato qualche giorno fa in Consiglio dei Ministri – sottolinea – ma il ministro della Salute è stato irremovibile, lo comprendo anche”. Ma ci tiene a rassicurare: “Per tutte quelle società e associazioni sportive dilettantistiche che sono costrette a rimanere chiuse abbiamo attivato da oggi un fondo perduto di sostegno economico proprio per aiutare i gestori. Sul sito sport.governo.it si possono trovare le informazioni per accedere a questo tipo di finanziamenti. E per tutti quei lavoratori sportivi – molto spesso giovani – che non possono lavorare perché questi centri sono chiusi prorogheremo l’indennità di 600 euro che abbiamo già dato per i mesi di marzo, aprile e maggio”.
Il progetto #piudiprima
L’occasione per questo confronto con i giovani arriva con la prima puntata di una serie di talk ospitati da Skuola.net, che vedranno i rappresentanti del Governo confrontarsi con i quesiti posti dai ragazzi, attraverso il coinvolgimento del portale per studenti e dei più noti content creator su YouTube. Nel caso specifico si è trattato de iPantellas, il duo creativo che in poco più di 10 anni ha totalizzato oltre 2 miliardi di visualizzazioni sul proprio canale. Ad arricchire il confronto con gli studenti anche Domenico De Maio, Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e Martina Colasante, Public Policy and Government Affairs Senior Analyst in Google. Un’iniziativa che rientra nell’ambito di #piudiprima, la campagna di comunicazione che l’Agenzia Nazionale per i Giovani sta realizzando con il supporto di Google e YouTube, in collaborazione con la stessa Skuola.net.
Valorizzare le strutture pubbliche, specie nelle periferie
Tornando alle questioni giovanili, sono in molti quelli che chiedono anche di riavere a disposizione più spazi pubblici: aree verdi, parchi, campetti.“Quello purtroppo è un discorso che varia da Comune a Comune – dice Spadafora – Posso dire in anteprima che la prossima settimana pubblicheremo come ministero dello Sport il bando ‘Sport e periferie’ che consentirà alle Regioni, ai Comuni ma anche alle Associazioni e alle società sportive dilettantistiche di avere dei finanziamenti per ristrutturare dei luoghi di aggregazione prevalentemente ad utilizzo sportivo. In tante realtà italiane rimettere a posto un campetto di calcio, una piccola struttura sportiva, aiuta moltissimo i ragazzi anche ad essere aggregati. Pensiamo alle periferie dove, in assenza di queste realtà potrebbero esserci devianze pericolose. Mettere in piedi un impianto pubblico è molto meglio che installare venti telecamere delle forze dell’ordine”.
Le iniziative socio-culturali per i più giovani
Non poteva mancare un riassunto delle iniziative che il Governo metterà in campo per aiutare i più giovani: “Non ci siamo fermati sul progetto ‘Fermenti’ – avviato prima della pandemia – che consente di finanziare le idee più innovative dei giovani in giro per l’Italia. A ottobre – anticipa il Ministro – inaugureremo i primo 70 cantieri, che non sono ovviamente cantieri di opere pubbliche ma di iniziative sociali, culturali, imprenditoriali dei ragazzi. Mi auguro che siano solo le prime finanziate e che si possano trovare risorse per finanziarne anche altre”. Così come ha continuato a funzionare il Servizio civile universale: “Durante la pandemia migliaia di ragazzi non si sono mai fermati e altri, nel giro di poche settimane, sono riusciti a riorganizzare il proprio lavoro sui temi della pandemia. Siamo impegnati a trovare ancora un po’ di risorse per aumentare i numeri”.
I prossimi mesi cruciali per dare un futuro ai ragazzi
Un incontro ‘digitale’, quello con il ministro Spadafora, che arriva dopo un altro appuntamento che è potuto andare in scena grazie alla Rete: ‘Quale Futuro’, una maratona web – svolta in collaborazione con Visionary Days – che ha dato l’opportunità a tantissimi ragazzi di dare il proprio contributo per costruire la Fase3: “Stiamo lavorando alle idee che sono emerse – dice il Ministro – per vedere quali sono quelle più facilmente e immediatamente realizzabili con i fondi che abbiamo a disposizione”. Perché i prossimi mesi, secondo il Ministro saranno cruciali anche in ottica giovanile: “Dobbiamo essere in grado in un momento storico così difficile, di ridare fiducia ai ragazzi, di metterli nelle condizioni di realizzare i propri sogni. Quando avevo l’età dei ragazzi che oggi fanno la maturità e mi chiedevano che sogni avevo magari pensavo a cose quasi impossibili; oggi se uno chiede a un ragazzo qual è il suo sogno ti risponde ‘avere un lavoro, mettere su famiglia’; questi sono diritti, non sogni. C’è da lavorare, lo stiamo già facendo”.