Alla fine Mario Draghi ha messo tutti d’accordo. Al convegno dell’Arel fondata da Nino Andreatta, tenutosi oggi all’Associazione bancaria italiana, c’era tutto il gotha finanziario del Paese. Ma non solo. Da Gianni Letta a Pierluigi Bersani, passando per Pier Ferdinando Casini, anche il parterre politico era di assoluto rilievo. Sottovoce si è parlato di Banca centrale europea. Dopo l’endorsement del Financial Times e quello, inizialmente insperato, di Giulio Tremonti, i poteri dell’Italia convergono tutti sul governatore della Banca d’Italia. Del resto, come ha detto Giovanni Bazoli, «quando ci sono persone così stimate come Draghi l’animo si risolleva».
15 Febbraio 2011