Mara mantiene la promessa del condono “ad regionem”

Mara mantiene la promessa del condono “ad regionem”

Norma “ad regionem” per la Campania dove arriva la sospensione per le demolizioni degli immobili abusivi. È stata approvata stamattina con il voto di fiducia al Senato (la settimana prossima il passaggio definitivo alla Camera) una norma inserita nel decreto milleproroghe che consente di bloccare le ruspe per le «prime case» anche in caso di sentenza penale.

Un battaglia del Popolo delle Libertà che parte dalle elezioni dello scorso marzo quando il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna dichiarava: «Se saremo noi ad amministrare la Campania studieremo una legge regionale d’intesa con il Governo nazionale per fermare le demolizioni». La politica del Pdl, nativa di Salerno e grande sponsor del candidato presidente Stefano Caldoro, si è spesa in prima persona per portare al governo il centrodestra nella regione feudo del centro sinistra da 15 anni. E vincere lo stop agli abbattimenti è diventata una battaglia da cavalcare. Anche il coordinatore regionale del Pdl campano, Nicola Cosentino, ha rassicurato il proprio impegno e del suo partito a trovare una risoluzione conclusiva.

Elezioni vinte dal centrodestra con Caldoro presidente e promessa mantenuta: il Governo il 28 aprile emana il decreto legge che sospende gli abbattimenti nella regione fino al 31 dicembre 2010. Arriva l’anno nuovo e il problema rimane vecchio: cosa fare con le case abusive che rischiano la demolizione? Il 30% del patrimonio immobiliare della regione è fuori legge, e secondo i dati dell’autorità giudiziaria sono circa 60mila le case abusive, costruite con una media di 6000 all’anno in un decennio, 500 al mese, 16 al giorno. Ma nel frattempo il governo regionale e nazionale non hanno trovato nessuna soluzione e di proroga in proroga ci si affida esclusivamente al lavoro dei parlamentari del Pdl, che con il casertano Carlo Sarro si fa promotore di un ulteriore allungamento dei tempi di abbattimento.

Così la prossima settimana potrebbe passare una norma “ad regionem”, giudicata «palesemente incostituzionale» dai senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, o il dazio per le promesse elettorali? Di fatto la misura si riferisce agli immobili destinati a prima abitazione per i quali era stata disposta la demolizione su sentenza penale e mira, nelle intenzioni del Governo, a risolvere l’annoso problema dell’emergenza abitativa nella Regione. Si permette quindi ai soli cittadini campani di usufruire del condono statale del 2003 che non entrò in vigore per via di un emendamento della giunta Bassolino, reputato in seguito illegittimo dalla Corte Costituzionale con due sentenze del 2004 e del 2006. Quindi – nelle intenzioni dell’Esecutivo – l’emergenza abitativa si risolve con un condono e non con la pianificazione degli interventi per l’edilizia sociale.

Ma non è tutto: anche il consiglio regionale della Campania fa la sua parte e dentro il Piano Casa appena modificato si aggiunge la possibilità di aumentare le cubature anche per proprietà immobiliari abusive e in via di sanatoria. «Un autentico scempio» per il consigliere campano Antonio Marciano che annuncia un ulteriore aiuto: il 15 febbraio il consiglio regionale ha iniziato l’esame del disegno di legge per la sospensione degli sgomberi in alloggi di edilizia pubblica occupati illegalmente. E mentre Legambiente parla di «uno schiaffo alla lotta contro l’abusivismo» il parlamentare del Pdl Nicola Cosentino usa una metafora calcistica: «Ancora una volta il gruppo parlamentare campano del Pdl si è distinto per essere riuscito, dopo un anno di lavoro, a segnare un gol importante per la Regione Campania».

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