Non abbiamo una linea nemmeno sui nostri aerei in Libia

Non abbiamo una linea nemmeno sui nostri aerei in Libia

Alle 19:28 il premier Berlusconi interviene sulla guerra in Libia:«I nostri aerei non hanno sparato e non spareranno». E la missione di ieri alle 20 con quattro Tornado italiani in volo sui cieli libici che bombardano i radar?

A (non) chiarire la posizione di Roma le dichiarazioni del ministro della difesa Ignazio La Russa: «L’Italia potrebbe fornire altri due aerei per le operazioni militari in Libia» Il ministro ha spiegato che «è probabile che ci sia un incremento di due aerei», intervenendo alla registrazione di una trasmissione che andrà in onda questa sera alle 20.30. La Russa ha confermato che una richiesta di “incremento” delle
forze italiane è già arrivata. «Non abbiamo alternativa – ha aggiunto il ministro – se stessimo con le mani in mano avremmo danni in termini anche di approvvigionamento energetico e prestigio internazionale».

Ad alimentare ulteriormente il caos nei cieli della politica italiana il video de La Stampa con il comandante del 37/o stormo di stanza all’aeroporto di Trapani Birgi, da dove sono decollati i mezzi italiani, che racconta l’esito del raid aereo. Il comandante Mauro Gabetta descrive la missione: «L’operazione condotta dai nostri velivoli è stata soppressione delle difese aeree avversarie nei pressi di Bengasi. Positivamente condotta». Che cosa sta succedendo in Italia? E cosa fanno, in Libia, gli italiani?

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