Mi consentoParigi-decadence: da Toni Negri a Filippo Rossi

Parigi-decadence: da Toni Negri a Filippo Rossi

I voli sono già esauriti. Per chi proprio non ce la facesse, non resta che il treno. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 18, a Parigi, al Petit Thèatre du Bonheur, nella suggestiva Montmartre, lungo le scale che conducono alla chiesa del Sacro Cuore. È da lì, dal centro pulsante della Ville Lumière, che ancora una volta soffierà un anelito di libertà. Lì, in quel teatrino caratteristico, di rosso adornato, Filippo Rossi presenterà il suo nuovo webmagazine, Il Futurista (www.ilfuturista.it), che sarà on line la prossima settimana.

Anche Parigi quindi aderirà all’iniziativa indetta da Articolo 21 (associazione di giornalisti a difesa della libera informazione, quindi indovinate contro chi?) a tutela della Costituzione italiana.

«Abbiamo scelto Parigi – spiega Rossi, orfano del webmagazine Farefuturo che ha chiuso pochi giorni fa per mancanza di fondi – per omaggiare in maniera scherzosa Filippo Tommaso Marinetti, che da lì lanciò il suo manifesto futurista». Ma, aggiunge il buon Rossi, «il nostro sarà un “manifesto non-manifesto (testuale, ndr): non è più tempo di dogmi e di decaloghi, di convinzioni apodittichi e di pensieri forti (vabbè, di questo ce n’eravamo accorti, ndr). E con questo spirito proveremo a declinare, sventolando il tricolore, la nostra idea di Italia, in nome di un nuovo patriottismo, trasversale e sorridente».

Parigi freme. E finalmente torna a rivivere i bei tempi andati, quando apriva le porte della città al libero pensiero che in Italia volevano ingabbiare. Certo, i tempi passano, e anche la grandeur è costretta a cedere a qualche compromesso. Allora parlavamo di Toni Negri, professore di filosofia un tempo non molto simpatico ai destri che oggi parlano di regime, oppure di Oreste Scalzone. Ma anche i corsi e i ricorsi storici hanno bisogno di adeguarsi alla realtà, come già ha insegnato il j’accuse di Patrizia D’Addario. La brigata 7 aprile è stata sostituita da quella 14 dicembre, giorno in cui in un’aula parlamentare quel progetto luminoso si avviò a una triste e inesorabile decadenza. Coerenza filologica avrebbe imposto una presentazione in quel di Montecarlo, in rue de la Princesse, ma in fondo che c’azzecca Marinetti col Principato.

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