Dopo il nucleare, l’acqua. Il governo ha annunciato, con il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, «un approfondimento legislativo» che potrebbe far saltare il referendum sulla legge Ronchi, riducendo quindi la consultazione del prossimo giugno al solo sì o no all’abrogazione della legge sul legittimo impedimento. Il comitato promotore “Due sì per l’acqua pubblica” ha protestato: «Un milione e quattrocentomila cittadini hanno firmato per potersi esprimere democraticamente su un tema di così grande interesse pubblico e ora il governo vuole negare questo diritto perché interessato unicamente a non far raggiungere il quorum sul tema Giustizia». Per vedere chi sono i padroni dell’acqua italiana clicca sulla nostra infografica.
22 Aprile 2011