«Dopo Geronzi ci sono personaggi come Palenzona che possono raccogliere la sfida di mantenere l’italianità del sistema bancario». Ne è convinto Giancarlo Galli, editorialista di Avvenire e fondatore del Gruppo Etica e Finanza assieme all’ex numero uno dello Ior Angelo Caloia, oltre che autore di «Nella giungla degli gnomi» e «Finanza Bianca. La chiesa, i soldi, il potere».
Con le dimissioni di Geronzi sembra chiudersi un’epoca. Chi sono i vincitori?
La interpreto come una vittoria dell’Italia, Geronzi è un personaggio che non ha certo portato fortuna a tutto quello che ha toccato, dal Banco di Roma, a Capitalia, a Mediobanca, fino a Generali, che in questo periodo continuava a perdere credibilità sui mercati.
Qual è stato il ruolo di Della Valle?
Della Valle è partito da Rcs perché il punto più debole del sistema Geronzi. Sembra venire meno una tendenza, quella di consentire a personaggi come Vincent Bolloré di mettere le mani sul sistema italiano. D’altronde, gli eventi finanziari di questi giorni dimostrano l’invadenza dei francesi.
Chi raccoglierà l’eredità di Geronzi?
Le dimissioni del presidente di una compagnia come le Generali sono un bello scossone. Giulio Tremonti è molto interessato in questa fase a mantenere l’italianità del sistema bancario. Certamente non si tornerà a una nuova Iri, ma ci sono personaggi come Fabrizio Palenzona che potrebbero raccogliere la sfida dell’italianità.
Dopo Geronzi, quale sarà lo scenario?
Ritengo che ci troviamo di fronte ad una svolta, ma quando scoppiano le rivoluzioni non si sa come va a finire. Quando morì Enrico Cuccia successe quel che successe, e ancora oggi un erede non si vede all’orizzonte. Rimane il professor Bazoli, un personaggio positivo, ma che va verso gli 80 anni. Sicuramente ciò che è accaduto a Generali e Mediobanca è una bella opportunità per Corrado Passera. Non dimentichiamoci che Geronzi era legato a Antonio Fazio, l’ex Governatore della Banca d’Italia che è stato estromesso dal sistema come un corpo estraneo, lasciando il posto a Draghi, una figura completamente nuova.
Quali saranno quindi i prossimi cambiamenti nei salotti dove Geronzi conta?
Credo che a stretto giro avremo qualche sorpresa, a cominciare da un riequilibrio all’interno di Rcs. Il potere di Geronzi sarà a dir poco ridimensionato.
I buoni numeri delle aziende conteranno più delle relazioni politiche?
Certo, il tappo nella bottiglia di champagne delle Generali era Geronzi. Il titolo oggi è andato bene in Borsa sull’onda della notizia, ma il mercato da tempo ha dato per assodato che i manager della compagnia siano persone capaci.