Ancora la Grecia occupa la prima pagina del Financial Times: il nuovo bailout è da 60 miliardi di euro. Una cifra che ha rassicurato i mercati nella giornata di ieri.
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L’apertura dell’edizione UK del Ft è invece dedicata a Microsoft, che ha confermato di aver acquistato Skype per 8,5 miliardi di dollari. Obiettivo: rivaleggiare con Apple e Google nei servizi online.
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Sempre sul Ft troviamo i cattivi ragazzi di Goldman Sachs: pare che nell’ultimo trimestre i trader della banca di Blankfein abbiano chiuso in rosso un solo giorno. Segno che l’appetito per il rischio è tornato di casa a Wall Street.
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Il deal Microsoft-Skype occupa la prima del Wall Street Journal. Il ceo del colosso di Redmond, Steve Ballmer, difende gli 8,5 miliardi di dollari pagati per chiudere l’accordo. Un prezzo giudicato troppo elevato dagli analisti.
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Le condizioni delle Cajas spagnole preoccupano la banca centrale iberica. Il Wsj spiega che sul tavolo ci sarebbe ora l’ipotesi di creare una bad bank in cui conferire gli asset problematici degli istituti popolari spagnoli.
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Ironico commento del Wsj alla politica di Obama nei confronti della moratoria fiscale alle compagnie petrolifere. Sembra che addirittura il suo compagno di partito Bill Clinton l’abbia definita “ridicola”.
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Should I stay or should I go? È la domanda che il New York Times fa ai cittadini iracheni, i quali alla fine dell’anno saranno chiamati a decidere sul futuro del Paese e sulla permanenza dell’esercito americano dopo l’uccisione di Osama bin Laden.
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Dissacrante analisi sul New York Post della corsa presidenziale del magnate Donald Trump. Le sue chance, dice il quotidiano, si sono “disintegrate” dopo che Obama ha risposto mostrando il certificato di nascita ai dubbi sollevati da Trump sulla sua cittadinanza.
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Anche il Washington Post si concentra sulle pressioni dei senatori democratici per porre fine alla moratoria fiscale concessa da Obama alle compagnie petrolifere. Il piano dei democrats prevede un guadagno di 21 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
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Il Telegraph pubblica una lettera di 42 medici di famiglia britannici che si schierano a favore della riforma sanitaria. “Aiuterà i più anziani e i più deboli”, dicono al quotidiano inglese.
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Troppo affollata e decisamente costosa. L’Independent riprende l’ultimo verdetto della Lonely Planet sulla Gran Bretagna. La bolla da “royal wedding” non si è sgonfiata, e per i turisti Londra è un salasso.
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Al via oggi il festival di Cannes. Il quotidiano Le Figaro propone un’analisi della kermesse dal punto di vista economico: sembra che la crisi sia passata. Gli organizzatori dicono: “siamo tornati ai livelli del 2008”.
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La proposta di abolire lo scudo fiscale e la riduzione del Tfr è sbarcata al consiglio dei ministri francese di questa mattina, racconta il quotidiano economico Les Echos. Che si attende battaglia.
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In Germania la Commissione Etica sul nucleare spinge per accorciare i tempi per eliminare la fonte di approvvigionamento energetico dal panorama tedesco, indicando una data: 2021. Lo Spiegel spiega perché:
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Il multimiliardario messicano Carlos Slim entra nel capitale della Caixa, una delle principali banche del Paese. El Paìs racconta come mai l’uomo più ricco del mondo ha deciso di puntare su Madrid.
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Il Tripoli Post raccoglie l’appello lanciato dall’Agenzia Onu per i rifugiati all’Europa: più attenzione nell’assistenza dei migranti in fuga dalle violenze nel Paese.
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