Niente Expo, a Boeri restano cultura e Navigli

Niente Expo, a Boeri restano cultura e Navigli

«Una delega a 360 gradi, quella a Stefano Boeri». In che senso? «Si occuperà della promozione e valorizzazione (vedi documento) degli eventi legati a Expo, la macchina organizzativa compete alle società ed è in capo al sindaco». Una delega svuotata dalla sostanza, dunque, quella a Expo assegnata dalla giunta Pisapia: sulla Fabbrica del Vapore, e sull’eventuale riqualificazione dei Navigli, come uscita dai referendum cittadini di domenica. 

MariaGrazia Guida, vicesindaco, risponde ai giornalisti – dopo la prima riunione di giunta a palazzo Marino – sulle polemiche di questi giorni, rispetto al conflitto di interessi del neo-assessore alla Cultura che avrebbe dovuto occuparsi del suo progetto di Orto planetario, disegnato sotto la vecchia giunta, quando era un semplice architetto. Boeri, spiega chi ha visto nascere le deleghe, “si occuperà del radicamento in città dell’Expo, degli eventi culturali”. Ma le decisioni importanti si prenderanno per forza altrove: c’è un sindaco, c’è una società con un consiglio di amministrazione e diversi soci, dove il Comune di Milano gioca, insomma, ma non certo da solo. “E bisogna capire se il Governo (che è socio di Expo, ndr) nominerà un nuovo commissario straordinario o no”. 

Anche Carlo Masseroli, l’ex assessore all’Urbanistica e padre del pgt, aveva sollevato la questione in mattinata, nell’incontro tra Pisapia e i consiglieri di minoranza (il primo di una lunga serie che il sindaco ha promesso di fare). Il vicesindaco, visibilmente emozionata, quasi imbarazzata, sbaglia a rispondere su alcune cariche, come quella di direttore generale, o city manager, affidata a Davide Corritore.

Confermato capo di gabinetto Maurizio Baruffi, portavoce del sindaco in campagna elettorale. Rinviata la carica di capo segreteria su cui si era fatto il nome di Gianni Confalonieri, ghost writer del sindaco. Tutti gli assessori hanno votato all’unanimità sui provvedimenti agli atti: l’avvio dei lavori previsti dalla normativa legislativa e l’assegnazione delle altre deleghe per gli assessori, confermate rispetto a quelle annunciate con la nuova giunta, la scorsa settimana. 

Sulle mancanze di liquidità in cassa e il bilancio comunale ammaccato, la Guida ha risposto che procederanno con una sensibile riduzione dei costi, in un regime di sobrietà, in armonia con la congiuntura economica non favorevole. Con l’assessore al Bilancio Tabacci si dovrà comprendere l’opportunità dei futuri investimenti del Comune di Milano. 

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