Un referendum su Berlusconi, non sul nucleare

Un referendum su Berlusconi, non sul nucleare

Apertura del Financial Times dedicata al declassamento della Grecia. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha infatti abbassato il suo giudizio sul Paese a tripla C, il livello prima della D di “default” Oggi i ministri europei delle Finanze si ritroveranno a Bruxelles per risolvere le diverse prese di posizione sul nuovo pacchetto di aiuti pro Atene e sul coinvolgimento dei privati.
http://goo.gl/V5F00

Sempre sul Ft, la corsa di Stanley Fischer, governatore della Banca centrale israeliana, alla guida del Fondo monetario internazionale è già finita. Fischer ha 67 anni mentre i requisiti del bando del Fmi chiedono candidati più giovani di 65 anni.
http://goo.gl/Z6GcA

Ampio spazio sul Ft al risultato della tornata referendaria in Italia. Il corrispondente da Roma Guy Dinmore scrive: «il risultato implica che un indebolito primo ministro dovrà dipendere ulteriormente dall’alleato Lega Nord e dal suo leader Umberto Bossi che potrebbe fare cadere il Governo se non ascolterà le sue richieste ora focalizzate sul taglio delle tasse».
http://goo.gl/gkz8k 

Apertura dell’edizione europea del Wall Street Journal sul referendum italiano. Il quotidiano americano intervista Giovanni Sartori che spiega: «è stato un referendum non sul nucleare ma su Berlusconi».
http://goo.gl/ZcK0c

Sempre sul Wsj un’analisi della tassazione nel mondo. I livelli dell’Europa occidentale rimangono i più alti, anche per via dei vari pacchetti di salvataggio degli Stati Ue.
http://goo.gl/JICIm

Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione libico. Secondo alcuni documenti visionati dal Wsj, la Germania sarebbe pronta a inviare truppe per operazioni di peacekeeping.
http://goo.gl/EOAJ2

Sul New York Times il primo dibattito televisivo, andato in scena ieri notte, dei sette candidati repubblicani alle presidenziali americane. Mitt Romney, il nome più quotato al momento, si è scagliato soprattutto contro la riforma della sanità voluta da Obama.
http://goo.gl/gaeOBc

Secondo il Washington Post, la Cia avrebbe deciso di far volare dei droni sui cieli dello Yemen per incrementare la lotta al terrorismo e ad Al Quaeda, considerata ancora molto pericolosa. http://goo.gl/dM2eQ

Dopo innumerevoli ritardi, è sbarcato a Broadway “Spider man”, musical scritto da Bono e The Edge degli U2. La recensione di Usa Today:
http://goo.gl/93Ly0

Sul Guardian ampio spazio alla riforma sanitaria inglese. Il segretario Andrew Lansley ha presentato alla Camera una versione molto emendata del piano nazionale, accogliendo i rilievi di Tories e Lib Dem, che cantano vittoria.
http://goo.gl/Xu3jw

Sul Daily Telegraph il numero uno della marina di Sua Maestà si lamenta dei tagli al budget militare inglese, che potrebbero costringere a terra gli aerei impiegati in Libia.
http://goo.gl/5JgY3

Le Monde dedica ampio spazio ai risultati del referendum in Italia, e con malcelata soddisfazione scrive che Berlusconi ha ammesso la sua sconfitta «su tutti i temi». Per il quotidiano si tratta di un’umiliazione.
http://goo.gl/XV89P

Su Le Figaro, quotidiano conservatore, un’analisi della corsa a due tra Christine Lagarde e il messicano Guillermo Carstens per la guida del Fmi dopo l’uscita di Stanley Fischer per raggiunto limite di età.
http://goo.gl/18pgg

Su Die Zeit continua la caccia al ceppo dell’E.Coli killer. L’Istituto federale per la sicurezza ha allertato i cittadini tedeschi di evitare di mangiare semi di soia, cavoli e legumi. L’emergenza continua.
http://goo.gl/0xkeh

Su El Paìs la decisione del presidente della Corte Costituzionale iberica di non accettare le dimissioni di tre giudici è vista come un chiaro segnale politico verso le elezioni anticipate.
http://goo.gl/1jw6a

Ampio spazio sul Jerusalem Post all’esclusione di Stanley Fischer dalla corsa ai vertici del Fmi. «Spero abbiano deciso di cambiare le regole non per escludermi, ma per il futuro» ha detto Fischer. http://goo.gl/UpSg8