Dopo l’Italia peggiore, arrivano i cretini che non lavorano. Il ministro Renato Brunetta, che aveva detto di voler «rivoluzionare la Pubblica Amministrazione», era ospite a ‘‘Medioera’, discussione in piazza a Viterbo sull’innovazione, intervistato da Mario Sechi, direttore de Il Tempo.
Stava iniziando a parlare quando è stato fischiato e, anziché reagire con l’opportuna compostezza istituzionale e con la consapevolezza che lui aveva in mano un microfono e i suoi contestatori no, è ricorso come ormai fa molto, troppo spesso, all’insulto.
Si è rivolto direttamente ai contestatori, chiamandoli «cretini», apostrofandoli con un ripetuto «voi non lavorate» e incitandoli con un ripetuto «dai!,dai!,dai!». Il titolare del ministero del Pubblico Insulto li ha chiamati «nemici di 60 milioni di italiani». Per poi proseguire attribuendosi un plebiscito: «Io ho il consenso di 60 milioni di italiani». Vi proponiamo qui il video realizzato da Tusciaweb. Sul sito, c’è anche una testimonianza di uno dei contestatori.
Lo stesso Brunetta, lo scorso 15 giugno, aveva risposto a unacontestazione che gli era stata mossa con una frase che aveva fatto subito il giro della rete. Quel «siete l’Italia peggiore» e le reazioni che aveva scatenato avevano anche spinto il ministro a mettere online, con un video, la propria versione dei fatti. Si attende – a questo punto – una nuova comunicazione video di Brunetta. O magari, meglio, che parli di meno, smetta di insultare l’universo mondo e renda tangibili i risultati della sua annunciata riforma della pubblica amministrazione.