Barack Obama prende di nuovo la parola nel dibattito sul “tetto” del debito. Nel suo discorso il presidente Usa ha sottolineato anche che «l’amministrazione continuerà a lavorare con i democratici e i repubblicani tutto il fine settimana per raggiungere una soluzione». Obama ha sottolineato che il tempo è agli sgoccioli e che deve firmare il provvedimento entro la scadenza di martedì.
Obama ha aggiunto che gli Usa potrebbero perdere il giudizio di tripla A da parte delle agenzie di rating a causa della querelle politica, ammonendo sulle conseguenze di una tale decisione che porterebbe anche ad un rialzo della pressione fiscale. Intanto fioccano su Twitter le reazioni degli americani. Una delle domande più comuni è: «Ma se il Congresso ha alzato il tetto del debito 10 volte dal 2001 ad oggi, allora è una pratica comune: ma quindi dov’è il problema?».
«Il potere per risolvere la situazione è nelle nostre mani», ha detto Barack Obama. Il presidente degli Stati Uniti ha insomma ribadito che la possibilità, e quindi anche implicitamente la responsabilità, di far uscire il paese da uno stallo che sta durando oramai da troppo tempo ricade su Camera e Senato. Non a caso aveva iniziato a parlare dicendo: «La Camera sta cercando di passare un piano che la maggioranza dei Repubblicani e dei Democratici in Senato hanno detto che respingeranno. Un piano che ci costringerebbe a rivivere questa crisi fra qualche mese. Un piano che non risolve il problema e che non ha nessuna chance di divenire legge».
Intanto sul sito della Casa Bianca è comparsa un’infografica. Lo scopo è quello di spiegare ai cittadini americani da dove provenga questa situazione, quali siano le sue origini (che come si intuisce guardando la colonna rossa risalgono all’amministrazione Bush). Questo anche perché nel 2012 ci saranno le elezioni presidenziali e l’economia (e la disoccupazione) saranno sicuramente un tema centrale su cui Obama e il suo sfidante repubblicano, ancora senza un nome e un’identità in un partito lacerato, misureranno la propria capacità di creare consenso.
L’infografica preparata dalla Casa Bianca per spiegare l’evoluzione del debito Usa