Un’altra partenza in rosso per Piazza Affari che in quest’avvio di sessione è maglia nera in Europa. Milano cede infatti il 2,36% sotto la soglia dei 17 mila punti dopo le chiusure negative di Wall Street e delle borse asiatiche. In forte calo anche oggi le banche con calo teorici attorno al 5%. Male anche oggi Fiat ma restando sul fronte bancario oggi sono attesi anche i conti semestrali di UniCredit. Lo spread coin bund tedeschi ha poi raggiunto un nuovo record negativo a 392, pericolosamente vicino a quota 400, per poi ridursi leggermente a 384 punti, con una crescita del 3,6% rispetto all’avvio.
La situazione è ben riassunta dalla nota mattutina di Cmc Markets: «le ultime 24 ore hanno rappresentato un vero e proprio film dell’orrore dei mercati finanziari: i dati macro peggiori del previsto uniti all’innalzamento degli spread in Italia e Spagna verso la soglia di non ritorno del 7%, il Dow Jones in calo per l’ottava seduta consecutiva (è successo solo sei volte negli ultimi trent’anni), la decisione di Fitch di mettere sotto osservazione il rating del debito Usa hanno provocato una rapida inversione di marcia nel sentiment degli investitori la cui propensione al rischio è tornata a livello zero, con torrenti di liquidità che da inizio settimana si sono riversati nelle uniche tre asset class considerate bene rifugio ormai da mesi».
Aggiornamento Live
10.00 – Dopo un avvio di forti vendite il Ftse Mib riduce la perdita all’1,22% in un’altra sessione difficile con Intesa riammessa agli scambi che cede il 2,8% e Fiat Industrial in asta di volatilità. Male anche Fiat Spa (-2,81%), UniCredit (-2,22%), Finmeccanica (-2,33) e Eni (-2,04%) mentre Enel tiene (-0,05%).
10.30 – Lo spread fra Btp e Bund tedeschi ha raggiunto la quota record di 393 punti. Gli indici di Piazza Affari invece, dopo un avvio segnato dalle forti vendite, hanno recuperato, tornando in territorio positivo. Gli indici milanesi si muovono di pari passo con quelli di Madrid. Anche Spagna è sotto forte pressione da parte del mercato.
11.10 – A Piazza Affari rimane il segno più. Il Ftse Mib è al +0,47%, mentre il Ftse All Share è a +0,42%. Intanto in Europa, l’Ibex di Madrid è in territorio positivo (+1,12%) mentre c’è il segno meno per Parigi e Londra.
11.30 – Silvio Berlusconi ha rimandato il suo intervento alla Camera alle ore 17, due ore dopo quanto previsto. La comunicazione del presidente del Consiglio sarà un’informativa e quindi non sarà seguita da un voto. La scelta, diversa da quanto stabilito in precedenza, è quindi quella di parlare in prossimità della chiusura dei mercati.
11.50 – Berlusconi parlerà alle 17,30, e quindi a mercati chiusi. Lo dice una nota di Palazzo Chigi. Di fatto si tratta del secondo cambio di orario, dopo che in mattinata era emerso lo spostamento dalle 15, ora prevista in origine, alle 17. Il presidente del Consiglio parlerà, dopo il suo intervento alla Camera, in Senato, alle ore 19,30.
12.15 – Terminato il colloquio fra Giulio Tremonti e Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo. «Una lunga e fruttuosa discussione»: Tremonti ha definito così l’incontro. Da parte sua Junker ha detto: «Con il ministro Giulio Tremonti abbiamo avuto una lunga discussione su tutti i problemi dell’area euro». Ha anche aggiunto che il dialogo continuerà «insieme».
12.25 – Cala ancora il differenziale fra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi. Lo spread Btp-Bund decennali è tornato sotto i 370 punti base. Il differenziale di rendimento è a 364,6 punti, mentre in apertura aveva raggiunto i 390 punti. Il tasso del Btp fa segnare quota 6,07%. Simile la dinamica sui titoli decennali spagnoli: sono scesi a 377,1 dopo che oggi erano arrivati oltre quota 400.
12.30 – Tranne Milano, Madrid e la borsa svizzera, tutte le borse europee fanno segnare il segno meno. Il Ftse 100 londinese segna infatti -1,02%, il Dax di Francoforte è a -0,92% mentre il Cac di Parigi limita le perdite a -0,38%
12.55 – In attesa dei dati di Unicredit attesi in giornata e con Milano che consolida il suo dato in territorio positivo (il Ftse Mib segna +1,16% dopo l’apertura in rosso di questa mattina) il comparto bancario sta facendo segnare decisi rialzi. A guidare, il titolo di Unicredit registra un +4,97%. In corso il Cda dell’istituto di Piazza Cordusio per approvare i conti trimestrali. Seguono, nei rialzi, Monte dei Paschi a +4,74%, Banca Popolare di Milano a 4,35%. Intesa Sanpaolo è arrivata a +2,13% e Ubi Banca a +2,33%. In rialzo anche il comparto assicurativo, con la crescita dei titoli di Mediolanum (+4,85%), Fonsai (+3,43%) e Generali (+3,06%).
13.10 – Continuano gli attestati di stima e i segnali di tranquillità dall’Europa nei confronti dell’Italia. Olli Rehn, commissario dell’Unione per gli affari europei, ha confermato la «piena fiducia» dell’Europa nei confronti delle misure prese dal governo italiano. C’è stata anche una telefonata fra Rehn e Tremonti, che ha incontrato anche Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo. Nel frattempo, un portavoce della Commissione europea, ha dichiarato che non c’è «nessuna discussione» su un piano di salvataggio per l’Italia. Anche il portavoce ha ribadito la «fiducia negli impegni presi dai governi europei», fra cui anche «Spagna e Italia» in merito all’obbiettivo del risanamento e pareggio di bilancio e rilancio della crescita.
14.20 – Milano torna a livello di pareggio, con uno sconfinamento in territorio negativo. Il Ftse Mib oscilla intorno al -0,10%, questo anche per via di alcuni dati macroeconomici dagli Stati Uniti, che verranno pubblicati fino a metà pomeriggio. Londra, Parigi e Francoforte rimangono con il segno meno, positiva invece Madrid.
14.35 – Unicredit, che già in mattinata trainava il comparto bancario, fa segnare un +5,59% con i dati della semestrale.
14.40 – Il Core Tier 1 ratio di Unicredit si attesta a fine giugno 2011 a 9,12%, con un aumento trimestre su trimestre di sei punti base, «grazie al contributo positivo dell’utile di periodo e alla crescita estremamente modesta degli attivi ponderati per il rischio, che hanno più che compensato l’accantonamento per dividendi».Unicredit chiude il primo semestre del 2011 con un utile netto di pertinenza del gruppo di 1.321 milioni di euro (+97,5% anno su anno), ovvero a 1.426 milioni al netto di 105 milioni di euro di impairment su titoli governativi greci. (fonte Adnkronos)
14.50 – Parla anche il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. «Causa di profonda preoccupazione» è quanto avvenuto sui mercati dei titoli di stato di Italia e Spagna, con la dilatazione record degli spread vissuta questa mattina. Nella sua nota, parla di sviluppi « chiaramente ingiustificati sulla base dei fondamentali economici e di bilancio in questi due Paesi membri e delle misure che stanno prendendo per rafforzare questi fondamentali». Una riflessione Barroso l’ha dedicata anche a quanto sta succedendo agli investitori e alle tensioni che si stanno esercitando sui titoli di Stato. Queste ultime, «riflettono una crescente preoccupazione tra gli investitori sulla capacità sistemica dell’area euro di rispondere all’evoluzione della crisi».
15.00 – Tensioni anche sui titoli di stato francesi. Lo spread degli Oat decennali sono ai massimi di differenziale rispetto ai bund tedeschi: 78,7 punti. Una condizione comune ad altri titoli di stato, dopo le tensioni registrate in mattinata sui titoli spagnoli e italiani, con quelli iberici che avevano superato quota 400 punti, per poi calare. Anche i titoli del Belgio sono ora a quota 207, dopo aver fatto segnare un record a 209. I dati dei titoli italiani e spagnoli sono ora a quota 367,8 per i Btp, mentre i Bonos spagnoli sono ora a quota 383, in salita rispetto al dato di 377,1 dove erano scesi dopo il record a quota 400.
15.40 – Ora Piazza Affari si è allineata a tutte le altre borse europee, eccetto l’Ibex di Madrid. La borsa spagnola è l’unica in positivo, dato che al momento fa segnare +1,08%. Ftse Mib e Ftse All Share sono entrambi in negativo, anche se di poco. Piazza Affari è stata contraddistinta da una forte volatilità: dall’esordio negativo di questa mattina al recupero progressivo, in controtendenza rispetto alle altre borse europee. Alla diffusione dei dati di Unicredit, la Borsa ha cercato un rimbalzo. Ora invece la piazza milanese è allineata alle altre borse europee.
15.50 – Iniziano le contrattazioni a Wall Street. L’apertura della borsa americana è invariata dopo che ieri, ratificato l’accordo sul debito, aveva fatto segnare una forte caduta degli indici. Inviariato anche il Dow Jones, che perde lo 0,03%.
16.20 – Secondo la Reuters, «durante il consiglio dei ministri italiano non si è parlato della pressione dei mercati sull’Italia e un portavoce del governo tedesco non ha ravvisato nessun motivo di allarme sulle vendite di azioni e bond italiani». Il fondo di salvataggio europeo, continua la Reuters non «può usare i nuovi poteri che gli sono stati assegnati lo scorso mese per comprare bond sul mercato secondario o fornire agli stati linee di credito di precauzione fino a che queste prerogative non verranno ratificate dai parlamenti nazionali a fine settembre nella più ottimistica delle ipotesi». Rimane, a livello di ipotesi, la possibilità che la Bce riattivi il suo programma di acquisto di bond, che è ormai fermo da quattro mesi.
16.30 – Si sta entrando nell’ultima ora di contrattazione. Piazza Affari fa segnare il segno meno, così come tutte le altre borse europee. Madrid, a lungo l’unica piazza positiva, ha arretrato fino alla sostanziale parità (-0,14%). La giornata è stata contraddistinta sulla pressione sui titoli di stato; fra le quotate in borsa invece hanno avuto un riflesso negativo i titoli dei bancari a livello europeo, sulla scia del -8,78% di Societè Generale a causa dei conti trimestrali al di sotto delle aspettative. In questo Milano ha marcato una differenza, dal momento che Unicredit ha pubblicato i conti positivi che le stanno garantendo un +2,68%. Fra le banche europee, titoli in perdita per Intesa Sanpaolo (-2,69%), Credit Agricole (-5,99%), Commerzbank (-3,29%), Hsbc (-1,98%) ed Rbs (-1,65%).