Caro Pd, se ci sei batti un colpo

Caro Pd, se ci sei batti un colpo

Leggere il resoconto della riunione dei maggiorenti del Pd che si è svolta ieri a Roma crea un po’ di sconcerto. Veltroni chiede, e ottiene, una proposta per dimezzare i parlamentari; Morando, Letta, Gentiloni si stupiscono con Fassina e Bindi che vorrebbero criticare l’inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio; il fronte si spacca anche sulle eventuali misure una tantum. Insomma, una linea chiara del Pd su come affronterebbe la crisi se fosse al governo a noi non pare di averla scorta. Addirittura la Bindi a Repubblica chiarisce che loro di idee e soluzioni e hanno tante, «stanno nei nostri documenti: vera lotta all’evasione fiscale, crescita e lavoro, ristrutturazione della pubblica amministrazione». Per poi aggiungere: «ma nel dettaglio non scendiamo. Perché appunto è dovere del governo». E alla domanda successiva rispondere chiedendo un passo indietro di Berlusconi.
Ci chiediamo: non sarebbe più costruttivo, anche agli occhi dell’elettorato, presentare all’Italia la ricetta del più forte partito d’opposizione? Una volta il Pci aveva il governo ombra. Pare invece che nel Pd si facciano ombra l’uno con l’altro, mentre invece gli italiani avrebbero bisogno di chiarezza e luminosità. Che non vuol dire far copiare il tema al compagno di classe che ci sta antipatico, ma porre le basi per una solida guida del Paese.

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