PARMA – Uno dei parchi di Parma potrebbe presto cambiare nome e da parco Falcone e Borsellino passare a parco Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. È questa infatti l’ultima proposta della commissione toponomastica del Comune, che vorrebbe invece intitolare ai due magistrati i due viali di accesso alla nuova stazione ferroviaria. Il problema è che i viali sono ancora in fase di cantiere e quindi l’intitolazione ai due eroi della lotta anti mafia potrebbe venire a sparire, quantomeno per qualche tempo. Si accende così la disputa in un clima, politicamente parlando, già caldo a seguito dell’arresto (il 24 giugno scorso) di 11 persone accusate di corruzione fra cui tre dirigenti comunali.
L’attuale parco Falcone e Borsellino è una vasta area sorta dopo l’abbattimento dell’ex stabilimento Eridania per lo zucchero. Da quel progetto è nato l’auditorium Niccolò Paganini, un’importante sala da concerti progettata da Renzo Piano, a cui è affiancato il Centro congressi comunale in cui si è celebrato il processo al crac Parmalat, processo che tornerà nel vivo alla fine di settembre. In quella stessa area, spesso chiamata ex Eridania, si sarebbe consumato il pestaggio ai danni di Emmanuel Bonsu, il 23enne ghanese scambiato per uno spacciatore nel corso di un’operazione antidroga, finita male. Dieci vigili urbani sono infatti stati rinviati a giudizio e il dibattimento è ora in corso per le pesanti accuse che vanno dal falso e abuso in atto pubblico fino alle gravi lesioni personali. Un caso che fece il giro sulle copertine dei giornali di mezzo mondo.
Proporre un cambiamento di titolazione ha scatenato quindi l’intero panorama politico. «Com’è possibile infatti paragonare, nella titolazione di un’area così importante, due eroi nazionali ad una coppia di attori comici, per quanto stimati e apprezzati dal pubblico?» si chiedono Matteo Caselli (Pd) consigliere comunale di minoranza e la consigliere provinciale al governo Caterina Bonetti (Pd). Il Pd chiede anche anche: che fine hanno fatto le strade che dovrebbero essere intitolate a personaggi come Mario Tommasini e Laura “Mirka” Polizzi? Il primo è noto alle cronache per aver partecipato alla legge Basaglia con cui sono stati chiusi i manicomi mentre la seconda, deceduta l’anno scorso, è stata una fervida partigiana con il soprannome di “Mirka” e a cui si devono inoltre molte importanti iniziative rivolte alle donne, come il Convegno nazionale sulla storia delle donne nella Resistenza. Insomma a Parma non c’è qualcuno che non vuole intitolare una strada ai due simboli della comicità italiana come Vianello e la Mondaini, ma ci sono forse altre priorità.
L’assessore comunale Fabio Fecci ha risposto che le modalità per onorare “Mirka” Polizzi sono al vaglio della famiglia dell’eroina locale e si è detto assolutamente favorevole ad accogliere un’eventuale proposta di titolazione a Tomassini, visto che egli stesso oltre a essere presidente della commissione toponomastica è vicepresidente della Fondazione a lui dedicata.
Si capisce così quanto è teso il clima politico di Parma dove si arriva a litigare anche per il nome delle strada anziché, magari, pensare a cose come il bilancio comunale che sta dando qualche grattacapo imprevisto. Il Comune ha infatti già cancellato una serie di progetti perlopiù legati alla cultura e ha dovuto reperire nei giorni scorsi di gran carriera 1,5 milioni di euro, tagliando su altri capitoli di spesa, perché non si dovessero chiudere scuole e asili, il cui nuovo anno parte ufficialmente, per l’amministrazione pubblica, il primo settembre.