Il debito Usa ora non spaventa più

Il debito Usa ora non spaventa più

Il Wall Street Journal apre a tutta pagina sull’accordo fra democratici e repubblicani per l’innalzamento del tetto del debito Usa. Dopo mesi di trattative, ecco l’accordo. http://goo.gl/der1K

Sul WSJ non si dimentica di tutto quello che ha portato agli stalli sul debt ceiling. Nell’analisi di Fouad Ajami il presidente Barack Obama è mutato: da perenne ottimista a pessimista cronico. http://goo.gl/0daoE

Sul Wsj si parla anche del futuro del dollaro. Per l’economista Martin Feldstein una debolezza del biglietto verde potrebbe giovare all’economia statunitense, troppo piatta in questa congiuntura. http://goo.gl/tc4yu

Il Financial Times anch’esso sugli Usa, rimarcando la possibile reazione positiva dei mercati. Dopo la risoluzione del problema ellenico, anche quella del debt ceiling potrebbe servire a placare il nervosismo degli operatori. http://goo.gl/ALCra

Sul FT troviamo le parole del presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde: «L’Europa deve parlare a una sola voce». Chiaro il riferimento alla crisi dell’eurodebito. http://goo.gl/bZQMQ

Continua il processo di cambiamento della banca HSBC, una delle più grandi del mondo. Dopo aver tagliato il personale in Regno Unito e Asia, ora tocca agli Stati Uniti. http://goo.gl/SGvX0

Dal New York Times arriva una lucida analisi della leadership di Obama dopo il deal sul debito pubblico americano. Per restare a galla ha dovuto sottostare a diversi compromessi, tradendo la base che lo aveva votato. http://goo.gl/nx1tr

Dal Washington Post ecco l’infografica definitiva per tutti quelli che non hanno ancora capito su cosa si basa il compromesso sul debito americano. Ecco chi ha vinto cosa. http://goo.gl/y4aue

Intanto, dal Los Angeles Times, iniziano a domandarsi cosa succederà adesso che l’accordo è giunto. Soprattutto, nazioni come la California, già indebitata, subirà altri tagli ai trasferimenti centrali? http://goo.gl/LUrad

Su Les Echos si parla di Usa e tetto del debito, finalmente innalzato. Anche il quotidiano economico parigino rimarca che per Obama sarà difficile essere rieletto nel 2012. http://goo.gl/99ZZD

Su Le Monde, lucido reportage del massacro in Siria, dove ieri i militari hanno preso a cannonate i manifestanti. Unanime il cordoglio internazionale. http://goo.gl/V8RZ9

Sul Guardian troviamo una dura analisi sugli Stati Uniti: «Il debito americano non è più il più sicuro del mondo, dobbiamo imparare questo dalla storia degli ultimi mesi». http://goo.gl/TG4Lg

Dal Telegraph la storia di David Cameron che, in vacanza a Montevarchi, non si vergogna di prendersi un caffè da solo, senza essere servito dalla cameriera. http://goo.gl/Q8VYA

Dallo spagnolo El Economista «ecco il rimbalzo della Borsa di Madrid». Si festeggia per l’accordo sul debito Usa e per le elezioni anticipate indette per il 20 novembre, fatto che potrebbe togliere la Spagna dall’impasse. http://goo.gl/lWQOp

Dal tedesco Handelsblatt arriva la notizia che il produttore di auto sportive Porsche andrà in Cina. Inizia il nuovo corso della storica casa di Zuffenhausen. http://goo.gl/zshgy

Sul South Cina Morning Post troviamo che i casinò a Macau hanno registrato profitti in aumento del 48,4% nell’ultimo mese. Il gioco d’azzardo tira soprattutto fra gli occidentali presenti nel piccolo stato asiatico. http://goo.gl/NS2nh

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