Il governo perde tempo e lo spread si impenna

Il governo perde tempo e lo spread si impenna

Data prima pubblicazione: 20 luglio 2011

Cosa significa «spread»? Il termine indica il differenziale tra i tassi d’interesse che pagano dei titoli di debito italiani e gli omologhi tedeschi. La Germania è considerata dagli operatori il Paese più affidabile dell’Eurozona, nel ripagare i sottoscrittori delle sue emissioni obbligazionarie. Lo spread, dunque, è un utile indicatore per capire qual è il grado di fiducia degli investitori sulla rischiosità di un’emittente di debito. Lunedì 18, lo spread tra un Btp con scadenza a 10 anni e l’omologo tedesco ha toccato 340 punti base, record storico, mentre il loro tasso d’interesse è salito al 6,04 per cento. Una precisazione: questi titoli di Stato sono negoziati sul mercato secondario, ovvero – in Piazza Affari – sul segmento Mot e Mts. Sul mercato secondario è attiva anche la Bce, che acquista titoli attraverso il Securities markets program (Smp). Gli investitori retail, cioè la gente comune, solitamente compra i titoli di Stato sul mercato primario, quando il ministero del Tesoro programma nuove aste sottoscritte dalle banche nazionali riunite in un consorzio di collocamento, che offrono i titoli alla clientela. Secondo i dati di Bankitalia, su 67 miliardi di Btp emessi nel primo semestre 2011, 34 miliardi sono stati sottoscritti dalle banche italiane.

Per approfondire:

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