La tassa sulla speculazione irrita i mercati, borse ancora giù

La tassa sulla speculazione irrita i mercati, borse ancora giù

Niente di più lontano dall’effetto rassicurante che si sperava di ottenere. Nella conferenza a conclusione del meeting di ieri a Parigi tra il presidente francese Nicholas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel, infatti, sono stati tanti i principi enunciati ma pochi gli impegni concreti per arginare la crisi sovrana che la scorsa settimana ha lambito il Cac 40, il listino della capitale transalpina. Anzi. Alcuni operatori dicono all’agenzia Reuters, dicono di temere che l’insistenza su un piano di riduzione del deficit per tutti i Paesi aderenti all’euro attraverso pesantissimi tagli alla spesa possa ulteriormente deprimere la crescita economica, che come ha dimostrato Eurostat ieri (+0,2% nel II trim. dell’anno rispetto al I trim.) è sostanzialmente pari a zero anche lungo l’asse franco-tedesco e non soltanto sulle sponde del Mediterraneo. 

Piazza Affari, ieri maglia nera in Europa, ha aperto le contrattazioni cedendo l’1,41 per cento. Situazione simile a Parigi, dove il Cac 40 perde lo 0,77% , a Londra il Ftse 100 lascia sul terreno lo 0,81% e il Dax a Francoforte l’1,42% per cento. Sul fronte del reddito fisso, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato tedeschi e italiani ritorna sopra 270 punti base a quota 273,95 (+2,455%), mentre il future sul Bund con scadenza a settembre è in leggerissimo rialzo sul circuito Eurex. 

Dall’altra parte del mondo, stamani a Tokyo il Nikkei 225 (-0,6%), spinto al ribasso soprattutto dai titoli tecnologici come Sony, che ha annunciato una riduzione del prezzo della Playstation 3 per spingere le vendite, scontando inoltre l’annuncio di Dell, produttore americano che ieri ha tagliato le stime sulle vendite relative al 2012. Nel complesso, il paniere MSCI Asia si è assestato a +0,9%, al terzo giorno di fila in territorio positivo e con una perdita “solo” del 10% da inizio anno, rispetto a quasi tutte le piazze continentali, che da gennaio a oggi hanno lasciato sul terreno quasi il 20 per cento. L’impatto delle borse asiatiche su Wall Street si sta facendo sentire guardando ai futures sull’S&P 500, che alle 6.00 perdevano quasi mezzo punto percentuale per poi recuperare a meno 0,1 per cento al momento in cui scriviamo. 

Infine, sul fronte valutario, l’euro quota 1,4376/1,4378 sul dollaro, in leggero calo da 1,4394/1,4397 dollari di ieri.