Londra brucia, da noi la protesta NoTem chiude per ferie

Londra brucia, da noi la protesta NoTem chiude per ferie

GORGONZOLA (Milano) – Londra brucia. A Tel Aviv, a Madrid, in Cile, in Grecia la rabbia dei giovani esplode. Dalle periferia delle metropoli italiane si alza altissimo il canto delle cicale. Anche dove si attendevano proteste, l’agosto delle vacanze di massa riporta la calma. Arrivederci a settembre, semmai.

Il sì definitivo del Cipe (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) non poteva cadere in un momento peggiore per chi da anni si oppone alla costruzione della Tem (Tangenziale Est Esterna Milano): è arrivato giusto una settimana fa, proprio all’inizio di agosto, con tutti interessati solo a far le valigie. Walter Baldi, il sindaco di centrodestra di Gorgonzola, uno dei 35 Comuni che saranno attraversati dalla nuova autostrada che collegherà la A1 Milano-Napoli alla A4 Milano-Venezia, era in vacanza. «Non ci eravamo illusi che si potesse evitare. Sarebbe stato come se don Chisciotte avesse vinto contro i mulini a vento. C’erano tutte le volontà politiche superiori che volevano la Tem, e quindi sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata», ha dettato alla Gazzetta della Martesana, il settimanale che domina le letture in questo Oriente milanese. E ha anche invitato a vedere il bicchiere mezzo pieno delle compensazioni ambientali e dello stralcio ottenuto sul progetto di «cave di prestito» che era saltato fuori a un certo punto.

A raffreddare la lotta ci si sono messi pure i capricci del tempo. Una notte di pioggia e vento, tra sabato e domenica scorsa, ha spazzato via il «Presidio permanente noTem» messo in piedi dalle parti della Cascina Pagnana, a Gorgonzola. Un caravanserraglio di tende che resisteva da fine maggio scorso. I giovani del comitato, circa quindici tra i 18 e i 28 anni, sostanzialmente di sinistra, hanno deciso di non rimetterlo in piedi. «Cercheremo altri mezzi di lotta», dice Alessandro, che viene dal gruppo Chaosmos, ormai attivo da quattro anni contro i nuovi progetti viari. «Riprenderemo a settembre, perché ora la gente ha testa solo per le vacanze. L’Italia è così. Gorgonzola pure: ad agosto si svuota tutto. Punteremo più che altro sui volantinaggi». O su iniziative creative, da flashmobbing, come quella di travestirsi da alberi e presentarsi così in consiglio comunale (nello specifico contro il Pgt), da NoTem «inalberati»

 https://www.youtube.com/embed/WQJyXm8p0co/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Anche Giulia Raimondi, 21 anni, studentessa e lavoratrice, conferma: «Cercheremo di informare meglio la cittadinanza. C’è un po’ di passività in giro. Tante persone non sanno o non si accorgono di quello che sta per succedere al nostro territorio. Quando abbiamo organizzato la ciclomanifestazione per mostrare, con una gita in bicicletta, i panorami che perderemo con la costruzione della Tem, è stato un bel successo: sono arrivati in 70. Quanto al presidio permanente, la tromba d’aria notturna ha solo anticipato la scelta di chiuderlo. Alla lunga, soprattutto con l’inverno, sarebbe stato difficile da mantenere. Però è stata una bella esperienza, non eravamo mica lì a fare i campeggiatori…».

Quello che li spaventa sono gli oltre 15mila tir al giorno che presto sostituiranno, su una strada a tre corsie per senso di marcia, i campi che affacciano sul naviglio della Martesana. Assieme a 75mila auto, per 32 chilometri. Li spaventa, ma la rabbia qui ha un volto educato.
Di questi ragazzi di Gorgonzola e dintorni si era detto che si candidavano a diventare i nuovi noTav. Sono stati uno spauracchio, tra nimby e ordine pubblico. Le loro tende «permanenti» sembravano anticipare una nuova Val Susa. «Beh, abbiamo contatti con i valsusini», ammettono. «Ma qui la situazione è molto diversa. Non è una valle. C’è molto meno sentimento identitario. Se per noi loro sono un esempio? Beh, più che un esempio, speriamo che siano uno stimolo…».

Le campagne di Gorgonzola dove passerà la Tem. Il primo tratto, tra Cassanese e Rivoltana, deve essere pronto entro il 2013, per accogliere il traffico della Brebemi, una volta ultimata

Tre immagini del presidio permanente NoTem, messo in piedi a fine maggio vicino alla Cascina Pagnana e chiuso il 6 agosto

Scritta NoTem a davanti a un bancomat del Gorgo Park, nel centro di Gorgonzola

Il logo dei NoTem

Leggi anche:

NoTav, vent’anni di proteste in Val di Susa – Infografica

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter