De Magistris corre ai ripari: a Napoli si firma il referendum

De Magistris corre ai ripari: a Napoli si firma il referendum

Referendum anti-porcellum, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ci mette una pezza e anche il Municipio del capoluogo partenopeo si attrezza per accogliere e vidimare le firme di chi vuole abrogare l’attuale legge elettorale.

Era stata Linkiesta a segnalare che a Palazzo San Giacomo non era possibile compiere gli adempimenti (vidimazione e autentica) per le firme dei referendum, cosa che di solito è delegata alla segreteria generale del Comune. Non era possibile per un motivo quanto meno strano: nessuno dei dipendenti dell’Ufficio relazioni del pubblico era a conoscenza di questa necessità.

De Magistris, interpellato da Linkiesta durante la festa dell’Unità a Pesaro (guarda il VIDEO)aveva negato ci fossero problemi. Maoggi con un decreto sindacale ha posto fine al problema, delegando tutti i dirigenti ittolari di servizio presso le 10 Municipalità in cui è divisa amministrativamente Napoli, ad autenticare le firme. Ciò, visto che, scrive il sindaco di Napoli: «pervengono all’Amministrazione istanze da parte dei cittadini».

Referendum Napoli

Per approfondire:

Il referendum elettorale per ammazzare il porcellum

Cosa prevede il referendum elettorale per il quale (con non poche difficoltà) si stanno raccogliendo le firme? Sostanzialmente un passo indietro. L’abbandono del cosiddetto porcellum, la legge ridisegnata da Calderoli nel 2005, per tornare al mattarellum. Leggi nella nostra infografica tutto quello che cambierebbe alle urne.

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