E Bassolino chiede: «Ma dove si firma il referendum a Napoli?»

E Bassolino chiede: «Ma dove si firma il referendum a Napoli?»

NAPOLI – «Ma insomma dove diavolo si può firmare, a Napoli, per il referendum contro il Porcellum?». È la “Fondazione Sudd”, guidata dall’ex sindaco di Napoli e presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che parla, su Facebook e Twitter, e attacca Luigi de Magistris: l’attuale primo cittadino qualche giorno fa a Pesaro aveva strappato applausi alla Festa dell’Unità dicendo che bisogna sostenere il referendum contro la legge elettorale “porcata”.

Tuttavia, come documentato da Linkiesta, nessuno al Comune di Napoli sa dove e come si possono raccogliere le firme per arrivare alla consultazione abrogativa della norma. Lo stesso de Magistris, rispondendo ad una domanda su quest’argomento a Pesaro, era in evidente difficoltà.
È caos anche nei partiti del centrosinistra partenopeo, molti dei quali non hanno ancora deciso di attivare i classici banchetti stradali per la raccolta delle firme. La città di Napoli, poi, è divisa in dieci Municipalità: Linkiesta ha potuto appurare che in nessuno dei dieci municipi ci sono informazioni su come poter apporre la propria firma in favore del referendum.

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