Il 5 settembre lo spread tra titoli italiani decennali e bund tedeschi ha raggiunto il 3,71%. Il peggioramento va inquadrato in una fuga generale dai titoli percepiti come più rischiosi, che ha causato l’aumento dello spread un po’ in tutti i paesi del sud Europa, ma è impossibile negare che per l’Italia si manifestano problemi aggiuntivi.
Come ha segnalato Mario Seminerio infatti, il livello dei tassi italiani sta peggiorando non solo rispetto alla Germania, ma anche rispetto alla Spagna. Il livello dello spread raggiunto il 5 settembre non è molto lontano da quello raggiunto all’inizio di agosto e che spronò la Banca Centrale Europea all’intervento sui mercati per calmierare gli andamenti. Tranne che ora, ovviamente, il segnale di sfiducia che arriva dai mercati è molto più potente, dato che il nuovo livello è stato raggiunto nonostante l’intervento calmieratore della Bce.
Mi rendo conto di andare controcorrente, ma credo che la pezza temporanea messa da parte della Bce sia stato un grave errore e abbia parecchio peggiorato la situazione. L’intervento sui mercati, in teoria, doveva essere simultaneo a una manovra economica che ripristinasse la fiducia dei mercati. In realtà il mese che è passato ha semplicemente confermato quanto avevamo scritto a suo tempo, con dovizia di argomentazioni, su noiseFromAmeriKa: con questo governo è impossibile che i mercati riprendano fiducia nel paese. Lo spettacolo, lo ammettiamo, ha sorpreso perfino noi. La mistura di ignoranza, incompetenza e paralisi, la mancanza totale di fantasia (ma possibile, santo cielo, che qualcuno riesca ancora a dire che fa una manovra basata sulla “lotta all’evasione” senza essere presa a sonore pernacchie?), hanno avuto effetti letali. Il mese è trascorso con una sequenza di provvedimenti di tagli delle spese o aumenti delle tasse, ciascuno più idiota ed estemporaneo del precedente, che puntualmente venivano poi cassati da qualche forza politica governativa in cerca di consensi elettorali.
Ma quando un bambino si comporta male è inutile prendersela con lui. Bisogna prendersela con gli adulti responsabili che ne permettono il comportamento. In questo caso il bambino che si comporta male è il governo italiano, il cui scarso livello morale e intellettuale è chiaro ormai da lungo tempo. Cosa ci si poteva quindi aspettare da costoro? Non appena la BCE ha annunciato che sarebbe intervenuta per comprare i Btp italiani, impedendo quindi momentaneamente la salita dei tassi, i nostri ministri nonché segretari dei partiti di governo hanno immediatamente perso il senso di urgenza e sono tornati alle vecchie, terrificanti, pratiche. Si tratta, con tutta evidenza, di persone incapaci di capire il mondo che sta loro attorno. Probabilmente diversi tra loro sono così sciocchi da aver creduto alla propria menzognera propaganda, con la quale hanno raccontato per tre anni sui media di regime che l’Italia stava andando meglio degli altri. Non era vero allora, come non è vero adesso. Ma il punto è che per questi signori risulta ormai praticamente impossibile comportarsi diversamente.
Il comportamento del governo è stato così palesemente indeguato che Draghi ha sentito l’esigenza di avvertire che sarebbe sbagliato per il governo italiano dare per scontato che il programma di acquisto titoli della Bce continuerà per sempre. Questo va bene, ma bisogna andare più in là.
L’unica ragione per cui questo governo non è ancora stato travolto, come meriterebbe, sotto il peso della sua inettitudine è che la Bce è intervenuta in suo soccorso. Al momento il soccorso ha solo prolungato di un mese l’agonia di un paese che non ne può più, ossia ha ritardato di un mese i necessari e dolorosi provvedimenti che è necessario intraprendere per risanare il bilancio pubblico e far riprendere la crescita. Alcuni di questi provvedimenti, segnatamente quelli relativi al taglio della politica, risulterebbero molto popolari nel paese ma si scontrano con il desiderio della casta politica di mantenere i propri privilegi. Altri provvedimenti, in particolare la riduzione della spesa pensionistica, risulterebbero selvaggiamente impopolari, anche se necessari, e si scontrano quindi con il desiderio dei politici di non pagar dazio alle prossime elezioni. D’altra parte, dopo aver detto per anni che il nostro sistema pensionistico è il migliore possibile, chi lo va a spiegare agli elettori che li si stava cortesemente pigliando per i fondelli?
La conclusione è semplice. Non c’è alcuna possibilità di fare alcunché di utile finché questo governo resta in carica. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, lo spettacolo dell’ultimo mese dovrebbe averli completamente eliminati. La Bce ne prenda atto e la smetta di favorirne la permanenza in carica.Smetta di comprare i Btp, fornendo supporto artificiale al governo, e lasci che le cose seguano il loro corso naturale. Per quanto promesse possano fare Tremonti e Berlusconi, essi sono semplicemente non in grado di fare le cose che servono. La loro permanenza al governo serve solo a procrastinare il momento in cui provvedimenti seri e utili potranno essere intrapresi. A questo punto qualsiasi soluzione, dal governo tecnico a elezioni in autunno, è meglio di questo lento e continuo stillicidio.
È chiaro perché la Bce potrebbe essere riluttante a seguire questa strategia. Per quanto coscienti dell’inadeguatezza dei governanti nostrani, il nostro debito resta enorme e un aumento incontrollato del suo costo rischia di avere conseguenze molto gravi non solo per l’Italia ma per l’economia mondiale nel suo complesso. Ma la domanda va posta: quanto a lungo si può ritardare il giorno della resa dei conti? Cacciando immediatamente questo governo si può pagare un certo prezzo nel breve periodo, ma se la Bce condiziona il suo appoggio alla creazione di un nuovo governo formato da gente più competente la turbolenza avrà breve durata.
Ah, e per quelli che si stracceranno le vesti, parlando di sovranità persa e di commissariamento del paese: la nostra sovranità è stata già persa. Se non la si voleva perdere bisogna evitare di indebitarsi come è stato fatto. Siamo comunque dipendenti da quello che decide la Bce. L’unica differenza è che per il momento la Bce sta tenendo in piedi un governo di incapaci. È troppo chiedere che, tanto che c’è, imponga almeno che i governanti italiani non superino una soglia minima di decenza?