La Ue vuole tassare il diesel, case automobilistiche sul piede di guerra

La Ue vuole tassare il diesel, case automobilistiche sul piede di guerra

Prezzo del diesel alle stelle? Il Parlamento Europeo potrebbe approvare una nuova norma per innalzare il prezzo del gasolio: nelle prossime settimane inizia la discussione sul possibile aumento delle imposte sul diesel. Tutto parte dall’analisi della Commissione Europea secondo la quale, a partire da gennaio 2013, si assisterà a un radicale cambiamento strutturale nella tassazione degli oli minerali (Etd), che sarà basata sui contenuti di energia e carbone dei prodotti energetici. Così si andrebbe a disincentivare l’utilizzo del gasolio, tra i combustibili più inquinanti.

A questo proposito la Commissione intende indirizzare gli Stati membri a mantenere, nelle aliquote effettive di gasolio e benzina, la differenza sussistente nelle aliquote minime di entrambi i combustibili. Di conseguenza, l’aliquota applicata al gasolio sarebbe, in futuro, sempre più elevata rispetto a quella applicata alla benzina. Per questo con la modifica della direttiva “Energy Taxation”, realizzata allo scopo di diminuire l’inquinamento, si punta al principio di tassare le energie più inquinanti. Un’iniziativa partita lo scorso 13 aprile con la proposta di rivedere le norme obsolete in materia di tassazione dei prodotti energetici nell’Unione Europea. Le nuove regole mirano a ristrutturare il modo in cui vengono tassati i prodotti energetici per rimuovere gli squilibri attuali e prendere in considerazione sia le emissioni di CO2 che il contenuto energetico.

Così la Commissione intende promuovere l’efficienza energetica e il consumo di prodotti più rispettosi dell’ambiente ed evitare distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Bruxelles prevede dunque un periodo di transizione per l’applicazione che tuttavia – secondo i costruttori di auto – non allevierebbe il problema, visto che i consumatori sarebbero già destabilizzati nel breve termine. Una questione controversa perché oltre alla tassazione c’è anche un risvolto ambientale. Perché uno scenario di questo tipo indebolirebbe nel lungo termine le tecnologie diesel eco-compatibili.

Sul piede di guerra le associazioni legate al mondo delle auto, come l’Anfia (Italia), la Ccfa (Francia) e la Vda (Germania) che chiedono al Parlamento Europeo e al Consiglio di dissociarsi dal proposto aumento perché si avrebbe l’effetto contrario: i piani di Bruxelles sui diesel «mettono a repentaglio la tutela dell’ambiente». Per le associazioni europee dei costruttori automobilistici la soluzione è invece un’altra: «occorre puntare sulle tecnologie diesel eco-compatibili e non bisogna ostacolarle – precisano in un comunicato – per poter raggiungere gli obiettivi di emissioni di CO2 che la Commissione stessa ha imposto ai cittadini comunitari».

Con questa proposta di modifica, sostiene la lobby delle quattro ruote, la Commissione mette infatti a repentaglio gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni di CO2 per la tutela ambientale: i motori diesel, infatti, sono più efficienti di quelli a benzina, in quanto il loro consumo di carburante è più basso del 25% circa. Questa maggiore efficienza conduce direttamente ad una riduzione dei livelli di emissioni di CO2. Il dibattito è aperto: tassare per il disincentivare o puntare sulle tecnologie compatibili anche per i motori diesel?

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