Cento punti, il fattore Berlusconi costerebbe 100 punti di differenza fra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, quello spread che misura il grado di fiducia e affidabilità di una politica economica. Cioè, senza di lui lo spread si abbasserebbe in modo netto. La cifra circola da giorni nel Palazzo, si mormora che venga addirittura dalla Banca d’Italia e che sia arrivata su su fino al Colle. Di certo gira nelle banche, e nelle occasioni incontro tra banchieri, con stime diverse, ma tutti precise.D’altra parte assieme alla cifra circola anche un interrogativo: perché, nonostante le varie manovre estive, lo spread resta così alto? I nostri Btp trattano a 50 punti base in più dei Bonos spagnoli, dove però si vota, come ha giustamente sottolineato Tremonti prima di emettere due comunicati per precisare se stesso.Insomma, una specie di “tassa governo”: implicita, e che viene confermata ad ogni voto di fiducia, in Parlamento.
7 Ottobre 2011