Illegittima la legge per i campi da golf. La denuncia arriva da tre associazioni ambientaliste che chiedono al Governo di impugnare la legge che approva la costruzione di nuovi green in Sardegna. Il motivo del ricorso alla Consulta è nella legge regionale a sostegno del turismo golfistico (la n. 9 del 2011) approvata lo scorso 16 settembre dal Consiglio regionale. Secondo il Gruppo d’intervento giuridico, Amici della terra e la Lega per l’abolizione della caccia quella legge viola le competenze statali in materia di tutela ambientale e pianificazione del paesaggio.
Sì perchè con quel provvedimento la Giunta guidata da Ugo Cappellacci è autorizzata a modificare il piano paesaggistico regionale (Ppr) per individuare le aree dove dislocare i campi da golf e le strutture turistiche annesse, senza rispettare – sostengono le associazioni di Cagliari – i principi fondamentali della partecipazione degli enti locali, associazioni ambientaliste e parti sociali alle procedure di pianificazione e, soprattutto, in violazione degli obblighi di copianificazione Stato-Regione sull’individuazione dei beni paesaggistici.
Così il dibattito si era acceso in aula al momento del voto lo scorso 16 settembre: le scelte urbanistiche della maggioranza avevano scatenano la reazione del centrosinistra, che abbandonava l’aula per protesta. Un piano che ha un unico obiettivo, secondo l’opposizione: «Consentire l’edificazione nella fascia costiera di residenze e alberghi connessi ai campi da golf». Perché l’emendamento all’articolo 5 delle legge sul golf dispone che entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta è autorizzata a modificare il Ppr, con la possibilità di realizzare 25 nuovi campi da gioco, con annesse cubature per servizi, strutture alberghiere e residenze in tutta la Sardegna, dalle zone interne sino ai bordi della fascia costiera. In tal senso si prevede una deroga al Piano paesaggistico regionale, con interventi possibili sino ai mille metri (500 nelle isole) dal litorale. Una scorciatoia quella dei campi da golf per costruire anche nelle zone a ridosso delle pregiate coste della Sardegna?
A difendere la legge è stato il relatore di maggioranza Franco Meloni dei Riformatori: «È l’unico provvedimento insieme al Piano casa che riuscirà a dare un po’ di sviluppo in questi due anni e mezzo di legislatura». Di tutt’altro avviso il capogruppo del Pd Mario Bruno: «Parlare di golf in un momento come questo è ridicolo: c’è solo la volontà di realizzare volumetrie in deroga. Altro cemento, altri mattoni». Per ora non si ha un quadro preciso ma si è scatenata una vera e propria guerra di numeri: l’ex assessore all’Urbanistica Gianvalerio Sanna sostiene che si «riverserà su tutta la Sardegna colate di cemento con volumetrie tra i 3 milioni e i 3 milioni e mezzo di metri cubi».