A porte chiuse, a Todi, tutte le anime possibili del cattolicesimo politico italiano. Un fiume di parole, ci riferiscono da dentro le porte sbarrate di Todi. Un fiume di parole, e grande concentrazione sul concetto di “valori”. Tanti “valori” e poca politica: tanto che Ernesto Galli della Loggia prima, e il direttore del Corriere della Sera poi, hanno segnalato che, dopo tutto, era l’impegno politico diretto l’oggetto della discussione. Che invece è sembrata – ci riferisce un’osservatore attento – una lunga celebrazione della “superiorità morale” dei cattolici pubblicamente impegnati. E forse non a caso proprio De Bortoli ha voluto ricordare, nel suo intervento, i casi in cui la gestione della cosa pubblica dichiaratamente ispiratasi ai principi della dottrina sociale della Chiesa ha tradito le aspettative (San Raffaele, docet). Noi, nel nostro piccolo, ricordiamo solo che l’ultima volta che qualcuno parlò di “superiorità morale” finì per accomodarsi ai banchi dell’opposizione per lunghi anni.
17 Ottobre 2011