L’anno di Fiat si è aperto con la conferma dell’ennesima contrazione nelle vendite europee. Il gruppo Fiat-Chrysler, guidato da Sergio Marchionne, ha chiuso il 2011 con circa 950.000 immatricolazioni, il 12% in meno rispetto al 2011. E le previsioni non sono buone nemmeno per l’anno in corso.
Linkiesta ha visionato i primi piani operativi del Lingotto per il 2012, che fanno seguito a quelli che erano stati prodotti nel quarto trimestre del 2011. Prendendo in esame i siti italiani (Mirafiori, Melfi, Pomigliano d’Arco, Cassino), quello polacco di Tychy e quello serbo di Kragujevac, si è verificato un complessivo aumento della produzione rispetto alla prima stima riferita al 2012. Infatti, si è passati da 1,002 milioni di vetture a 1,0279 milioni. Non è però merito dell’Italia. Tutti gli stabilimenti, tranne Cassino, hanno visto ridurre le previsioni sui volumi produttivi. Simbolico il caso di Pomigliano, dove la produzione 2012 stimata nella scorso trimestre era di 202.700 unità. Ora sono diventate 188.500. Considerato che l’unica produzione è quella della Nuova Panda appena lanciata, non è un bel biglietto da visita. In aumento anche i volumi in Serbia e Polonia.
Mirafiori: Lo storico stabilimento della casa torinese, nei primi piani operativi che la casa ha prodotto per il 2012, subirà l’ennesima contrazione dei volumi produttivi. Sono lontani i tempi in cui dallo sito sabaudo uscivano 172.000 vetture. Peccato fosse solo il 2009. La produzione 2012, secondo i piani operativi, sarà di 58.400 vetture, meno delle stime che lo stesso Lingotto aveva prodotto alcuni mesi fa, quando ipotizzavano un volume complessivo di 59.600 unità. Il fiore all’occhiello della produzione rimane l’Alfa Romeo MiTo, circa 45.300 vetture, in aumento rispetto alle 41.000 prodotte nel 2011. Per la linea delle piccole monovolume Idea e Musa i volumi saranno di 13.000 unità, in netto calo rispetto alle 21.500 del 2011, complice la prossima introduzione del monovolume L0. Quest’ultimo sarà presentato al prossimo salone di Ginevra, sarà prodotto nello stabilimento serbo di Kragujevac e rappresenterà il nuovo monovolume compatto della casa guidata da Sergio Marchionne.
Melfi: Per il maggiore stabilimento italiano il 2012 sarà più difficile delle previsioni. Se il primo piano operativo del Lingotto per il 2012 vedeva una produzione di 223.700 automobili, con quello di gennaio siamo scesi a 211.600. Anche in questo caso, è lontano il 2009, quando dall’impianto uscivano 266.000 vetture. A essere prodotti saranno tre modelli di Grande Punto: la EVO, la Actual (il vecchio Model Year 2009) e la nuova Punto serie 6, un’evoluzione della EVO. Se per la prima i volumi saranno di 3.800 vetture, per la seconda saranno di 17.100 unità, mentre per la nuova della famiglia questi saliranno fino a 190.600 automobili.
Pomigliano: Le notizie più negative riguardano le stime di produzione della Nuova Panda, presentata poche settimane fa e oggetto di una intensa campagna di marketing che l’ha vista anche nel cinepanettone Vacanze di Natale a Cortina, di Neri Parenti. Se il primo piano operativo per il 2012 vedeva circa 202.700 unità, ora il Lingotto ha tagliato le stime a quota 188.500 vetture. Un calo inaspettato, considerato che il modello è nuovo ed è il successore di uno dei bestseller della casa automobilistica torinese. Per ora quindi non giova il cambio di sito produttivo, dal polacco Tychy all’italiano Giambattista Vico, dato che il primo era considerato uno dei più virtuosi d’Europa.
Cassino: Per quanto riguarda, invece, l’impianto italiano di Cassino, da sempre uno dei più avanzati, le prime prospettive per il 2012 erano per una produzione di 135.400 unità. Ebbene, queste saranno portate a 139.800 vetture. La linea produttiva di Lancia Delta, Alfa Romeo Giulietta e Fiat Bravo, ovvero il comparto C del Lingotto, vedrà infatti alcune variazioni positive. Delta e Giulietta saranno incrementate, con la media del Biscione che sfiorerà le 95.000 unità. Di contro, la classe C di casa Fiat, Bravo, scenderà sotto le 20.000 unità.
Tychy: Lo stabilimento polacco, un tempo il più utilizzato da Marchionne, patirà ancora la perdita della Nuova Panda. Compresa la Ford Ka, che ha lo stesso pianale della Fiat 500, saranno prodotte 389.100 automobili, circa 40.000 in più rispetto al primo piano operativo per il 2012. Resterà in produzione la Nuova Panda Model Year 2009, ovvero l’attuale modello, che registrerà circa 58.000 vetture. Ma entrerà a pieno regime la Lancia Ypsilon, 98.000 unità. In aumento rispetto al 2011, circa 10.000 auto in più, anche la Fiat 500, fino a sfiorare le 170.000 vetture. Tuttavia, per Tychy il passaggio da un volume di 588.000 unità del 2009 a quello stimato per l’anno in corso è un colpo ancora da digerire.
Kragujevac: Sarà prodotto qui, in Serbia, il nuovo modello di Fiat, la piccola monovolume L0. E la prima sorpresa è che il Lingotto ha rivisto al rialzo le stime di produzione. Rispetto alle 30.900 vetture previste nella prima stesura del piano operativo per il 2012, la L0 è salita a quota 40.500 unità. La scommessa è grande per Fiat, dato che dopo un avvio cauto, fra ottobre e novembre dovrebbe entrare a pieno regime. La Cinquecentona, così è chiamata la L0, avrà il compito di rimpiazzare Lancia Musa e Fiat Idea, in diretta concorrenza con la Opel Meriva, rinnovata già nel 2010.
La contrazione della domanda di veicoli in Europa si riflette in tutti gli asset di Fiat. Compresa Maserati. Per uno dei due brand di lusso del Lingotto, che ha appena lanciato il suo nuovo suv Kubang, la produzione passerà dalle 6.100 unità del 2011 alle 5.600 del 2012, al netto del nuovo prodotto. Tuttavia, se le vendite in Europa continuano a essere un problema per Fiat, per l’America così non è. Il ritmo con il quale vengono vendute le auto del gruppo Chrysler continua a salire ed è già stata presentata la prima vettura del nuovo corso, la Dodge Dart, realizzata sul pianale C modificato opportunamente per gli Usa. Restano le due incognite maggiori per il Lingotto. Da un lato la Fiat 500 vende circa la metà delle previsioni. L’obiettivo della casa è quello di rilanciare il brand, dopo un avvio in grande stile il cui entusiasmo è stato smorzato dalle vendite. Dall’altro la monovolume L0, secondo le intenzioni di Fiat, sarà portata negli Stati Uniti. Anche in questo caso, però, il responso del pubblico è tutto da verificare.