Portineria MilanoAlemanno beffa Bossi: anche la Lega invia i volontari a Roma

Alemanno beffa Bossi: anche la Lega invia i volontari a Roma

Tra vecchi missini ci si aiuta. Nel nome di Giorgio Almirante, ma anche per quella ormai scomparsa solidarietà di partito della vecchia destra sociale. E se in questi giorni tra gli ex di Alleanza Nazionale volano i coltelli per i fondi che sarebbero stati prestati al Popolo della Libertà, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha potuto contare sulla famiglia La Russa per ricevere volontari da impiegare nella Capitale contro l’emergenza neve. Lo aveva detto Alemanno. «Chiederemo aiuto al Nord Est», tra le proteste della Lega Nord di Umberto Bossi. Ma non aveva specificato proprio il territorio lombardo. Dalla Lombardia, infatti,  ne sono arrivati 50, dopo che nella notte di ieri Romano La Russa, assessore alla protezione civile di regione Lombardia, ha iniziato a chiamare una a una le varie province lombarde per chiedere uomini da schierare.

È la beffa delle beffe. Sia per il Senatùr, che da direttore editoriale questa mattina sulla Padania aveva fatto titolare «Stop ai furbi» aggiungendo che «è sempre meno credibile la stampa di regime che per pochi centimetri inscena un’emergenza». Sia per le altre regioni martoriate dal maltempo, con zone come Abruzzo e Molise dove invece mancano risorse umane e dove non si parla di centimetri ma di metri di neve. È proprio Romano La Russa in serata a dettare le cifre: «Cinquantasei volontari sono arrivati a Roma, altri sei, con un’ambulanza e un mezzo di supporto, in Molise, sei in provincia di Ancona e ancora sei in provincia di Frosinone». Roma si ritrova quindi ancora una volta privilegiata nella gestione delle emergenza. Ma questa volta è la vecchia solidarietà missina a oliare i meccanismi della protezione civile e dell’amministrazione regionale. Certo Alemanno ha potuto contare anche sul collega di partito Roberto Formigoni, ma è stata soprattutto l’influenza larussiana a far scattare l’allerta la scorsa notte.

Del resto, non è stato facile per La Russa convincere le varie amministrazioni a schierare i propri uomini per salvare la giunta capitolina. Lo raccontano senza troppi problemi alcuni assessori del Carroccio in provincia. Come per esempio Franco Carrara, delega alla protezione civile a Bergamo, che ha pubblicato pure su Facebook la sua chiamata notturna con la regione. Raggiunto alle 3 meno un quarto del mattino, Carrara si è sentito dire: «Abbiamo un emergenza in atto…ho il compito di attivare 50 volontari in grado di raggiungere Roma entro domattina per le operazioni a supporto dello spalamento neve, mi chiedevo quante me ne può fornire dalla Provincia di Bergamo?». L’assessore bergamasco racconta di aver messo giù la cornetta. Cosa che invece non è successa in provincia di Milano, dove il presidente è il pidiellino Guido Podestà, ma dove l’assessore alla protezione Civile è il leghista Stefano Bolognini. E nel comunicato inviato da palazzo Isimbardi si nota più di una vena polemica. «I nostri volontari sono, dunque, pronti ad affiancare tutti gli operatori già impiegati a Roma ma sono disponibili a intervenire in altre zone del Paese più periferiche e ancora più disagiate».

Al momento però i volontari di regione Lombardia sono tutti concentrati su Roma. E la stessa cosa non è avvenuta in Piemonte e Veneto, dove i governatori Roberto Cota e Luca Zaia non sono stati raggiunti da telefonate notturne. Mentre proprio in Abruzzo sono concentrati gli aiuti di Veneto Strade. La richiesta di aiuto è arrivata mercoledì, e «i nostri tecnici hanno iniziato ad operare da ieri sera, dopo aver visionato i vari tratti di autostrada con i responsabili di turno – ha spiegato l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi -. Gli interventi principali sono centrati soprattutto per sgomberare i circa 70/80 cm di neve che è riportata sulla corsia di emergenza».  

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