Care donne italiane, siete le meno in salute d’Europa

Care donne italiane, siete le meno in salute d’Europa

Le donne italiane hanno poco da festeggiare. Vivono peggio delle colleghe francesi, delle spagnole, delle tedesche e delle inglesi. Col Nord-Europa, poi, non c’è nemmeno paragone. Non sono chiacchiere da salone estetico, ma ce lo dice direttamente l’Unione europea, con una serie di statistiche ben nascoste nel suo sito. 

Si chiama Heidi il sistema di bio-indicatori europei. E la fotografia scattata all’Italia non ha niente a che vedere con i pascoli in montagna che evoca il nome. Sfogliare i dati è una specie di gioco perché in tempo reale è possibile confrontare il nostro Paese con il resto d’Europa, con le medie, con i singoli Paesi, con quelli dallo stile di vita più prossimo al nostro. Provare per credere: ed ecco qui, ad esempio, scopriamo che le donne italiane hanno una fertilità inferiore alle europee, e un’aspettativa di vita sana in pieno crollo.

Se nel 2004 le donne sessantacinquenni potevano aspettarsi altri dieci anni di vita sana, quattro anni più tardi la prospettiva si è proprio dimezzata, finendo sotto la media europea e ben distanziate da francesi, spagnole e inglesi. Inarrivabili le svedesi, che nello stesso anno hanno davanti a sé ben 13,8 anni di vita in buona salute. Condividiamo il nostro destino con le tedesche, che però erano partite da valori più bassi, e quindi sono in miglioramento.

Non va meglio con l’altro indicatore, l’aspettativa di vita sana alla nascita. Nel 2004 eravamo ben sopra la media europea: 70,7 anni contro i 61,3. Oggi invece dobbiamo ridimensionare le aspettative: 61,2 mentre la media è diventata 62,3. Abbiamo perso dieci anni di aspettativa di vita in buona salute. Contemporaneamente la vita media si è allungata, ma i due dati insieme ci illustrano una donna in affanno, che campa di più ma campa male. Le greche fino al 2008, tanto per dire, potevano vantare quasi cinque anni in più di salute. Ma la loro curva è in discesa libera, e in appena 365 giorni hanno perso quasi sei anni di vita buona. C’entra la crisi? «Probabilmente – ci dice Valerio Gennaro, epidemiologo dell’istituto dei tumori di Genova, medico per l’ambiente ed esperto di queste tematiche – le donne italiane stanno accusando più degli uomini la crisi che ci ha investito. Che è soprattutto una crisi del modello di vita, prima che economico. Fanno troppo, si caricano di troppo, viene chiesto loro troppo. È arrivato il momento che la politica si occupi della salute e non delle malattie. È aumentato il consumo di medicine pro capite, ma anche degli anni in cui ci ammaliamo. I due dati, insieme, stridono».

Cosa succede nel resto d’Europa? Irlanda, Francia, Spagna, Inghilterra e addirittura Polonia stanno meglio di noi. Tutte le donne di questi paesi possono aspettarsi, alla nascita, una vita in salute più lunga della nostra. 

La Germania sta piano piano migliorando, ma le donne se la passano comunque peggio, e non mancano alcune sorprese. Come la Danimarca, inarrivabile fino al 2007 ma con una discesa a piombo in appena un anno. Non tutto il Nord Europa quindi se la passa bene. Se la Svezia svetta in cima alla classifica e continua a migliorare, la Finlandia ha donne meno in salute di noi, sta migliorando, ma è ancora lontana di tre anni dalla nostra aspettativa. Uno penserebbe che Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, abbiano più motivi di preoccupazione, e invece no. Lì le donne sono più sane e lo sono più a lungo.

Il servizio statistico europeo ci permette di ficcare il naso anche in una serie di indicatori influenti sulla salute, ma l’Italia quasi mai compare nelle rilevazioni. Percentuale di massa grassa, di obesità, di consumo di frutta: Belpaese non pervenuto. Ci siamo, però, laddove si parla di polveri sottili. E scopriamo che in Europa nel 2009 ci ha superato solo la Romania. Sarà il caso di ripensare la nostra vita? 

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