Lumia: “Hanno perso i segretari che scelgono da Roma, Palermo siamo noi”

Lumia: “Hanno perso i segretari che scelgono da Roma, Palermo siamo noi”

Il senatore del Partito democratico Giuseppe Lumia, sponsor del governatore siciliano Raffaele Lombardo e del vincitore delle primarie a Palermo, Fabrizio Ferrandelli, non ha dubbi: «Ha vinto il cambiamento, l’innovazione». Intervistato da Linkiesta, mostra tranquillità e nessuna vena polemica nei confronti della segretaria nazionale ma ritiene che quella di ieri «sia la sconfitta di chi non ha saputo decidere insieme a quelli che vivono sul territorio». Chiede un passo indietro al segretario regionale Giuseppe Lupo, «così come è stato fatto a Milano e Genova all’indomani delle primarie». Ma è convinto che «superata questa fase, Borsellino, Orlando, Faraone e Monastra si metteranno anche loro a lavoro».

Cosa significa il risultato di Fabrizio Ferrandelli a Palermo?
La sua idea di cambiamento è stata progettuale: nasce dal noi e non dall’io. Negli anni ’90 (chiaro riferimento alla primavera palermitana di Leoluca Orlando ndr) l’idea di cambiamento ebbe un suo limite: trascurò il noi. L’io alla fine non produce ottimi risultati ma un limite profondo. Ferrandelli gioca tutto sul noi, ha costruito la sua progettualità su Palermo con i giovani, con le associazioni di volontariato, con le imprese che denunciano il pizzo. Insomma con la parte viva della società. Ecco perché ha avuto successo.

È la sconfitta del segretario del Pd?
Questa lettura è limitata ma è la sconfitta di tutti i segretari nazionali che non hanno ascoltato Palermo, che non hanno aperto un dialogo con il territorio. Ma può diventare anche una risorsa: far mettere da parte un vecchio approccio e costruirne una nuovo che metta al centro la corresponsabilità, il valutare e scegliere insieme.

Chiederete le dimissioni di Bersani?
Non abbiamo fatto questo per poi usarlo nel gioco nazionale. L’intento era offrire a Palermo un’occasione progettuale senza precedenti. Adesso è compito di tutti i partiti che hanno sbagliato prendere le decisioni più adeguate. Certo a livello locale ci aspettiamo qualcosa di più, come è già successo a Milano e Genova.

Volete un altro segretario regionale al posto di Giuseppe Lupo, che supportava Rita Borsellino?
Non chiediamo le dimissioni ma ci attendiamo un gesto di tale portata da chi deve saper mettere al centro non il proprio interesse personale ma quello del partito.

Quanto alla polemica sui vertici nazionali del Pd, la sconfitta della Borsellino, supportata da una parte del Pd, Idv e Sel, è fine della cosiddetta “foto di Vasto” (che raffigurava Bersani, Vendola e Di Pietro)?
Guardi quella foto calata dall’alto è una forzatura. Ho anche delle perplessità su una strategia di questo tipo per governare il Paese, ma a livello locale i limiti sono ancora più evidenti. Bisogna avere un’altra idea di cambiamento che esalti le innovazioni e meno le convergenze ideologiche del passato.

Chiudiamo sulla sconfitta di Rita Borsellino. Ha perso l’antimafia, o ha perso il ricordo di un uomo di destra? O forse ha perso il Pd romano perché ovunque vada perde?
Penso che Borsellino e Orlando, superato questo momento, capiranno il progetto di Fabrizio Ferrandelli: superata questa fase, si metteranno anche loro a lavoro. D’altra parte Ferrandelli è il più adatto a vincere le elezioni. Si metteranno al lavoro anche Antonella Monastra, e Davide Faraone. Ferrandelli ha avuto un ampio sostegno di alte personalità dell’antimafia come l’europarlamentare Rosario Crocetta, e l’ europarlamentare Sonia Alfano. Su questo piano Ferrandelli saprà rappresentare la memoria di chi ha servito lo Stato come Paolo Borsellino.

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