Alla visione di “Diaz” si consuma lo strappo tra de Magistris e i no global

Alla visione di “Diaz” si consuma lo strappo tra de Magistris e i no global

Napoli. “Ciaooo, Al!”. La risata collettiva esplode in un cinema buio, sullo schermo stanno passando i titoli di testa di Diaz, il film sulle violenze al G8 di Genova. Hanno capito tutti, tranne Domenico Procacci e Daniele Vicari, rispettivamente produttore nonché capo di Fandango e regista del film. Ciao Al? E chi è? Perché questo coro gridato dalle ultime file del cinema? Scorrono i titoli, a metà sala il sindaco Luigi de Magistris è scuro in volto, è seduto vicino a due che furono protagonisti del mondo noglobal campano, Francesco Caruso e don Vitaliano Della Sala.
Poi ad un certo punto de Magistris si alza e va via.

Cosa è successo? È accaduto che nel cinema “Modernissimo”, lì dove esattamente un anno fa l’allora candidato de Magistris strinse il patto con i vasti mondi che sostennero la sua candidatura, si è sancito lo strappo con l’area antagonista, quella dei centri sociali, dei disoccupati organizzati e degli operatori delle cooperative sociali.

In pratica quel “Ciao Al” altro non è altro che lo sfottò dei giovani al sindaco, ricordando l’ormai celebre video-invito del primo cittadino ad Al Pacino. Un video che oggi si dimostra un clamoroso boomerang.

Il casus belli è la vicenda del mercatino multietnico di via Bologna, 81 ambulanti sgomberati dal Comune con la promessa di promuovere un bando di gara contestato nelle modalità e nei contenuti dagli stessi immigrati e dalle associazioni del territorio.

«L’unico spazio che da un decennio è concesso all’ambulantato interetnico» dicono i giovani della rete antirazzista. Il Comune ha risposto più volte che il mercatino non sparirà ma dovrà essere regolamentato. Significa che inevitabilmente gli spazi saranno ridotti e qualcuno resterà fuori dal nuovo mercatino “riveduto e corretto”. Se a questo si aggiunge lo scontro fra Palazzo San Giacomo e i disoccupati organizzati, “sfrattati” da piazza Municipio dov’erano in presidio da settimane e quello fra l’Amministrazione de Magistris e gli operatori sociali che vantano crediti per milioni d’euro, il quadro è completo.

Mercoledì sera, al cinema, dunque, c’è stato il primo tempo del nuovo film della maggioranza arancione: i giovani hanno contestato il sindaco, aperto uno striscione che parlava di repressione napoletana e due studentesse rivolgendosi al sindaco, come si può vedere nel video, hanno spiegato le ragioni del dissenso. Ma è un crescendo: oggi con l’arrivo del premier Mario Monti a Napoli, città assediata dai disoccupati organizzati, domani, venerdì santo, gli operatori sociali daranno luogo ad una singolare via Crucis.