Sei giorni, duecentoventi studenti, ventinove delegazioni e un unico obiettivo: sostituirsi -o per lo meno provare a farlo- ai membri della NATO. Difendere la posizione del proprio Paese, stringere accordi internazionali, gestire situazioni di crisi e discutere delle missioni di guerra. Per quasi una settimana tutto questo toccherà a un gruppo di giovani fra i 18 e i 28 anni, chiamati a partecipare al Model NATO Youth Summit (MoNYS), la prima simulazione per ragazzi sul funzionamento della NATO.
«Per la creazione di MoNYS ci siamo ispirati ad altre realtà di questo tipo: nel mondo esistono infatti simulazioni dell’attività delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, della Lega Araba e così via – spiega a Linkiesta George Mihael Manea, responsabile del progetto – . Anche per la NATO esistono due eventi dedicati, uno si tiene a Washington, l’altro a Ottawa, quello che però ancora non esisteva era un evento europeo. Così, essendo Bruxelles la sede dell’organizzazione, abbiamo pensato che fosse giunto il momento di creare un nuovo appuntamento».
Political responsibility through leadership, innovation and strategic thinking in the XXI century, questo il tema dell’evento, che si terrà a Bruxelles dall’8 al 13 luglio coinvolgendo studenti appassionati di relazioni internazionali provenienti da tutto il globo. Per la loro candidatura i giovani partecipanti hanno potuto scegliere fra due categorie: da una parte i ventotto paesi appartenenti alla NATO, dall’altra i ventidue paesi partner. Per quanto riguarda la prima sono state create delle vere e proprie delegazioni di studenti provenienti dalla medesima università e all’interno di queste sono stati individuati un ambasciatore e 5 delegati; per la seconda categoria, invece, essendo i paesi partner rappresentati da un solo studente, sono state accolte domande individuali. Unica eccezione per la Russia che, data l’importanza del ruolo giocato dal Paese e l’esistenza del NATO Russia Council, verrà comunque rappresentata da una delegazione di sei ragazzi.
Alcune ragazze del team di MoNYS
«L’obiettivo principale di MoNYS – spiega Manea – è di informare i giovani sulle attività della NATO e sulla sua missione, favorire lo scambio culturale e interpersonale fra i partecipanti e mostrare concretamente agli studenti come ci si sente nei panni di un rappresentante della NATO, quando si devono prendere decisioni di altissimo livello, trovandosi a negoziare fra gli interessi del proprio paese e quelli della comunità». Durante la sei giorni i ragazzi avranno la possibilità di incontrare personalità di spicco come ad esempio il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, i membri delle varie delegazioni, oppure ancora James Appathurai, deputato assistente della segreteria generale per gli affari politici e la sicurezza.
«Quello che vogliamo – prosegue Manea – è andare oltre l’impostazione accademica delle lezioni frontali. Vogliamo proporre un modello di insegnamento “non formale”, dove in primo piano vengono messe la simulazione e la partecipazione diretta dei ragazzi. Non c’è modo migliore per capire il funzionamento di un organismo come la NATO, che riprodurne i meccanismi e il processo decisionale». Per tutta la durata del vertice verranno simulate le attività di alcuni dei più importanti consigli e comitati della NATO, fra i quali North Atlantic Council, Defence Policy and Planning Committee, Political Partnership Committee, NATO-Russia Council ecc.Per rendere il tutto ancora più vicino alla realtà al meeting parteciperanno anchegiovani giornalisti e studenti di comunicazione, che fingendosi reporter di testate del calibro di Der Spiegel, El Pais, La Repubblica, Russia Today, The New York Times e molte altre racconteranno in diretta l’evento attraverso interviste, video e la redazione di un giornale quotidiano.