Se Boeri osa paragonare il Trota a Penati

Se Boeri osa paragonare il Trota a Penati

Qui a LK, al Boeri non gliene facciamo passare una. La più grossa, la più evidente, è quella d’essere rimasto al suo posto quando il sindaco lo ha sconfessato apertamente su Expo. Poi anche quella sua deriva facebookiana non è che ci faccia impazzire, quel sistema parallelo e indiretto di dire le cose, come se non esistessero i faccia a faccia franchi, diretti, chiarificatori. Però, ragazzi, non è che il Boeri può diventare sempre e comunque un comodo capro espiatorio anche quando dice una cosa sacrosanta (e la mette comunque su Facebook) come quella dell’altro giorno: «Non prendiamo lezioni dal Trota, anche Penati lasci».
In un Paese civile, una roba persino banale. Apriti cielo, i normalizzatori del Pd lo hanno sotterrato di critiche, come a fargli capire che quando nella merda ci sono gli altri è inutile stare a rivangare le proprie magagne, non è utile, non fa gioco di squadra.
Ma questi dirigenti del Pd che razza di persone sono, che razza di politici sono? Cosa ha detto di così scandaloso l’assessore Boeri? Caduto Berlusconi, l’autentico mostro a cavallo dei due secoli, caduto Bossi, il mostriciattolo anche un poco amato, adesso non c’è proprio più nessuno da abbattere. C’è solo da farsi venire qualche buona idea per immaginare il Paese che verrà. E l’unica idea che avete è quella di silenziare Boeri con i vostri metodi omertosi?

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