A Roberto Saviano va dato un grande merito: avere acceso i riflettori sulle violenze, i traffici e gli interessi della camorra, organizzazione criminale fino al momento trascurata dal grande pubblico. Ma, ovviamente, una cosa è denunciare (operazione meritoria e coraggiosa, ci mancherebbe) un’altra è continuare a vivere quotidianamente quella realtà.
Realtà, quella di Casal di Principe, di cui quotidianamete si occupa il Mattino, giornale napoletano, dove lavora una giornalista coraggiosa, Rosaria Capacchione, più volte minacciata dai clan. E il quotidiano napoletano, a pagina 49, oggi dedica un’intera pagina a Casal di Principe. E la notizia più inquietante è titolata così: “Minacce all’imprenditore, capelli tagliati alla figlia”.
Riportiamo qui l’incipit dell’articolo a firma Tina Cioffo: “Entrano in casa, in pieno giorno. Si dirigono verso la ragazzina di 15 anni, che in quel momento era sola nell’abitazione, la immobilizzano e le tagliano i capelli. Con un avvertimento sinistro: «La prossima volta non ci limiteremo a questo, dillo a tuo padre». È accaduto in casa di un imprenditore specializzato nella ristrutturazione dei beni culturali, imparentato con l’ex sindaco di Casal di Principe Pasquale Martinelli”.
Ovviamente gli inquirenti sono al lavoro. E leggendo il resto della pagina, Rosaria Capacchione ci informa che nel carcere di Novara è stata intercettata una lettera anonima desdtinata a Michele Zagaria, boss recentemente arrestato, in cui in un messaggio in codice si allude a un attentato contro i nemici giurati del clan e che quindi la guerra di camorra è tutt’altro che terminata.
Per chi non ne avesse abbastanza, ci sono anche venti righe che annunciano una manifestazione stamattina davanti alla cappella di don Peppino Diana, prete anticamorra ucciso in chiesa e la cui tomba è stata nuovamente profanata.
Cronache quotidiane da Gomorra. Probabilmente ordinaria amministrazione per chi abita in quelle terre, ma che scioccano chi forse se le è in parte dimenticate o non le ha mai conosciute. E perciò un po’ si rammarica, ma con leggiadria e rispetto, che la notizia del taglio di capelli a una quindicenne a mo’ di avvertimento non sia in prima pagina sul Mattino. Non spegniamo i riflettori su Gomorra.