La passione della sinistra per i tecnici, nella giunta Doria sono 7 su 11

La passione della sinistra per i tecnici, nella giunta Doria sono 7 su 11

Nella nuova giunta del comune di Genova, guidata dal sindaco, già professore universitario, Marco Doria, ci sono sei donne e cinque uomini, ma soprattutto sette tecnici e solo quattro politici (3 Pd e 1 Sel).

Confermato al bilancio l’assessore uscente Franco Miceli, un tecnico che ha fatto carriera nell’amministrazione finanziaria dello Stato. Sanità e casa sono affidate alla docente di economia Paola Dameri, e si occuperà di scuole, giovani e sport il prorettore dell’Università di Genova, Pino Boero. Entrambi hanno già annunciato che lasceranno la cattedra. Gli altri quattro sono rispettivamente due avvocati, Elena Fiorini e Isabella Lanzone, che si occuperanno rispettivamente di legalità e personale; il direttore dell’acquario, Carla Sibilla, che si occuperà di cultura e turismo; e Francesco Oddone, che si occuperà di economia e che proviene da Datasiel, l’azienda informatica della regione Liguria. Ai politici vanno l’urbanistica (al vicesindaco Pd Stefano Bernini), il traffico (Annamaria Dagnino, Pd), i lavori pubblici (Gianni Crivello, Sel) e ambiente (Valeria Garotta, Pd).

In un momento in cui i tecnici del governo Monti non sembrano riscuotere le simpatie della sinistra, potrebbe sembrare strano il massiccio ricorso ad esperti da parte del sindaco vendoliano di Genova. Ma, ancora in epoca berlusconiana, anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia aveva “preso in prestito” dalla società civile diversi professionisti per incarichi importanti in giunta. Il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, aveva fatto anche di più, nominando dieci assessori su dieci tra “tecnici” (anche se alcuni sono facce note anche nell’ambiente politico).

Si tratta di un amore precedente alla stagione dei tecnici al governo, e che in ogni caso ad essa sopravvive. Sarà che, come sosteneva Berlusconi, l’Università italiana è in mano ai comunisti (ma non sono solo docenti i “tecnici” delle giunte citate). Sarà che resiste nella sinistra-sinistra una componente razionalista-illuminista (ma spesso viene messa a tacere). O forse, più semplicemente, sarà che anche la competenza non è imparziale. Certo è meglio dell’incompetenza.

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