Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di UniCredit, è stato rinviato a giudizio oggi dal gup di Milano Laura Marchiondelli nell’ambito dell’inchiesta Brontos. Oltre a Profumo, che oggi è presidente del Monte dei Paschi di Siena, ed è uno fra gli 80 soci de Linkiesta, lo stesso provvedimento è stato recapitato a 16 manager di Piazza Cordusio e a tre della banca d’affari inglese Barclays.
Secondo l’ipotesi della Procura di Milano, le due banche – tramite operazioni di finanza strutturata finalizzate a mascherare gli utili sotto forma di dividendi per avere un trattamento fiscale più favorevole – avrebbero evaso il fisco per 245 milioni di euro. A Profumo, come gli altri 19 indagati, sono contestati i reati di frode fiscale e ostacolo all’attività investigativa.
L’ex numero uno di Unicredit si è detto «certo della correttezza del mio operato che non potrà che essere riconosciuto come tale», sostenendo di «aspettare fiducioso e impaziente» il giudizio pubblico, in quanto «il giudige per l’udienza preliminare non è il giudice di merito». «In questo modo», ha concluso il presidente di Mps, «si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo». La prima udienza del processo è fissata per il prossimo primo ottobre.