Ieri leggevamo tranquillamente il Sole24ore. Non il domenicale che – si sa – non siamo gente di gran cultura. Leggevamo il core business del quotidiano di Via Monte Rosa: la finanza. E abbiamo trovato questo articolo: Capitani senza rotta. Inutile perdere tempo coi riassunti: se volete potete leggerlo voi. Noi riportiamo solo un passaggio, che ci pare paradigmatico: «Ieri girava una battuta: ma se Arpe e Meneguzzo domani comprano Costa Crociere, chi mettono ai comandi, Capitan Schettino?». Dunque, il Sole24ore schierato a palla di cannone con il lato Mediobanca-Unipol e contro Arpe-Meneguzzo. I primi, bravi e belli. I secondi, brutti e cattivi.Sarà. A noi, che seguiamo la vicenda FonSai dall’inizio, quando ancora i grandi giornali non dicevano beh su Ligresti (quello che ieri il Sole, dopo tante deferenze, veniva trattato in quello stesso articolo come un appestato), la realtà appare più complessa. Non è vero, ad esempio per quel che risulta a noi, che i Ligresti rimarrebbero a capo della compagnia se vincessero Sator e Palladio. Non proprio un dettaglio, diremmo, visto che l’elegante metafora che evoca Schettino trarrebbe forza proprio da lì. In conclusione, prendiamo spunto proprio dalla chiusa dell’articolo, che si chiede – quasi indignato quale sarebbe il prezzo per l’immagine del mercato italiano. Concordiamo. Quale prezzo pagherebbe l’immagine del mercato italiano se, certi articoli, venissero tradotti in inglese e poi confrontati con una versione appena equilibrata e problematica della realtà di questa operazione?
11 Giugno 2012