Caro Gubitosi, faccia davvero il manager e si regali un (pur lauto) contratto a termine

Caro Gubitosi, faccia davvero il manager e si regali un (pur lauto) contratto a termine

Non ci giriamo intorno, caro Gubitosi, neo direttore generale Rai: lei intende papparsi un bel seicentocinquantamila l’anno per tutta la vita a spese del contribuente italiano che paga il canone? Perché qui i conti non tornano, non tornano né sotto il profilo del decoro – ci vuole una bella faccia di bronzo a imporsi per l’Eterno – né su quello squisitamente manageriale, visto che per i ruoli-chiave le aziende private fanno sempre contratti a tempo. La Rai, poi, non caccia via mai nessuno e tutti restano in collo alla comunità, proprio perché non esiste il Padrone che se non gli vai bene ti dà una pedata nel sedere. Quindi, gentile Gubitosi, siamo fiduciosi che uno dei suoi primi atti sarà quello di ridiscutere il contratto, magari anche verso l’alto. Ma con la scadenza, grazie.

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