I giochi per l’Italia sono sempre occasione per qualche medaglia. Alcune impossibili e insperate, altre considerate nostre, come la scherma, da sempre fortino italiano. E allora, in queste prime giornate, vale la pena ripercorrere le grandi, gloriose vittorie dei nostri atleti, che con la fatica di anni di allenamento, ma anche la tenacia sul campo, nel momento decisivo, hanno saputo resistere e vincere. Conquistando l’oro.
Il primo è, per onore, Jury Chechi, che ad Atlanta, nel 1996, compie un esercizio perfetto:
Indimenticabili, invece, sono le vittorie dei fratelli Abbagnale, anche per l’appassionata telecronaca di Galeazzi.
La prima, a Seul, nel 1988
E poi a Sidney:
Nello scherma la campionessa è Giovanna Trillini:
E con tre ori di fila, c’è anche Valentina Vezzali. il primo, a ventisei anni, lo ha vinto a Sidney, nel 2000
Nelle specialità del nuoto, si impongono Domenico Fioravanti, il primo a vincere nel nuoto in corsia, e nella combinata 200 e 100. E Massimiliano Rosolino, che trionfa a Sidney:
E la bici? Campione olimpico su strada. Lo è stato, ad Atene, il ciclista Paolo Bettini:
Tornando indietro nel tempo, si trovano le storie bellissime del Settebello, che a Barcellona, contro i padroni di casa e un arbitraggio a senso unico, resiste a oltranza. Una maratona di nuoto e gol che finisce con un oro storico:
Oppure la storia di Maurizio Stecca, il pugile che nel 1984, a Los Angeles, ha trovato l’oro dei pesi gallo:
Ma più di tutto, la gara regina è una sola: la maratona. Vincere quella, chiudere le olimpiadi sul gradino più alto del podio, è tutto. Una gioia che ha conosciuto Gelindo Bordin a Seul nel 1988:
E poi, ad Atene, la vittoria e la rivincita di Stefano Baldini, che chiude l’Olimpiade di Atene, sul tracciato storico, il primo: