“Un servizio di trasporto pubblico efficiente e affidabile, in grado di soddisfare le esigenze della collettività e ridurre l’utilizzo del mezzo privato. E il rispetto dei principi etici alla base della responsabilità sociale d’impresa”. Questi i valori sanciti nel Contratto di servizio stipulato fra il Comune di Roma e Atac, l’azienda pubblica responsabile del funzionamento di un settore nevralgico per la Capitale d’Italia.
La realtà quotidiana ha tuttavia messo in luce forti contraddizioni con gli obiettivi delineati nell’accordo istituzionale. Autorevoli associazioni a difesa dei consumatori denunciano la condizione intollerabile di autobus e treni sovraffollati, la lentezza e discontinuità nel loro passaggio e l’inadeguatezza cronica nella copertura delle aree periferiche, oltre allo scarso livello di pulizia sulle carrozze ferroviarie. Scandali e malaffare hanno messo in luce una deriva politico-correntizia nel governo di Atac, che è sembrato allontanarsi pericolosamente da una sana gestione di impresa.
Ma è soprattutto nel paragone con la realtà del trasporto pubblico nelle principali metropoli europee che l’inefficienza e l’arretratezza dei servizi di comunicazione operanti a Roma possono essere comprese. A livello comunitario il loro funzionamento è basato su una capillare e avanzata integrazione tra bus, tram e metropolitana. A Parigi, Londra, Berlino e Madrid, governi locali di diverso orientamento hanno promosso vasti investimenti per rendere del tutto superfluo il ricorso ai veicoli privati. Convincendo residenti e abitanti a tollerare la costruzione dei nuovi cantieri e l’incremento del prezzo dei biglietti, per coprire in buona parte i costi delle infrastrutture.
Se è vero che il patrimonio archeologico sotterraneo della Città eterna rende difficile qualunque progetto di modernizzazione del suo trasporto metropolitano, l’attesa per l’inaugurazione del breve tratto della Linea B1 e i tempi previsti per l’apertura della Linea C non trovano un riscontro adeguato nel confronto con gli standard europei. A partire dalla norma fissata dall’International Association of Public Transport, che impone una frequenza media dei treni metropolitani di 4 minuti e una velocità di 25-30 chilometri all’ora.
Lunga 38 chilometri e dotata di due direttrici, la Metropolitana capitolina si colloca all’ultimo posto fra le capitali del Vecchio Continente. Il servizio è attivo dalle 5.30 alle 23.30, ma il venerdì e il sabato si protrae fino all’1.30. Gli spostamenti in superficie sono assicurati da 324 linee di autobus e 6 reti di tram, per un numero di quasi 7.000 fermate e una velocità media che non raggiunge i 15 km orari. Un assetto che non appare attrezzato a recepire le esigenze di mobilità di oltre 3 milioni di residenti e un flusso di oltre 1 miliardo di persone all’anno.
A Londra il trasporto pubblico, che eccelle per efficienza, pulizia e sicurezza, è articolato in tre grandi comparti. Il primo è costituito dalle 12 linee della metropolitana, la più antica rete sotterranea del pianeta e la seconda al mondo per dimensione, con i suoi 402 chilometri di lunghezza. Il secondo pilastro è rappresentato dalla storica rete ferroviaria urbana, mentre il terzo tassello è composto dai tipici bus rossi e dai battelli che percorrono il Tamigi. Il servizio ferroviario prende avvio puntualmente alle 5 del mattino e prosegue fino all’1 di notte, mentre la domenica parte alle 7 e termina a mezzanotte.
Sul piano tariffario la mobilità londinese è tra le più care d’Europa, anche a causa dei 9 cerchi concentrici in cui è diviso il prezzo del servizio. Se compiere un singolo viaggio nel cuore storico e politico della città costa 4,30 sterline, spostarsi fra la zona 1 e la zona 9 richiede il pagamento di 7,50 pound. Valore che si riduce rispettivamente a 2 sterline e a 6,40 pound se si acquista una Oyster Card, un ticket elettronico ricaricabile, in grado si garantire un’ampia flessibilità al suo titolare. Molto elevato è anche il prezzo degli abbonamenti, con la tessera settimanale inclusa tra 30 e 75 sterline, quella mensile compresa fra le 110 e le 290, e quella annuale che arriva a costare più di 3.000 pound. Le politiche della Greater London Authority contemplano però forti agevolazioni per gli studenti over 18 anni che risparmiano il 30 per cento sugli abbonamenti settimanali e mensili, per i ragazzi under 18 anni, che godono di uno sconto fino al 50 per cento, e per i lavoratori pendolari, il cui abbonamento mensile ammonta a 65,70 sterline.
Anche a Berlino un’unica azienda pubblica governa la mobilità, riuscendo a gestire efficacemente e in piena sicurezza un flusso superiore ai 900 milioni di passeggeri l’anno. Risultato raggiunto soprattutto grazie alla metropolitana, tra le più estese al mondo con i suoi 146,3 chilometri. Articolata in due reti risalenti al periodo della divisione in blocchi contrapposti, la metro berlinese è costituita da 25 linee, che si aggiungono alle 27 tranvie, alle 161 direttrici di autobus e alle 6 linee di battelli che percorrono i 160 chilometri navigabili del fiume Spree. La rete funziona dalle 4 del mattino all’1 di notte, ed è attiva tutti i giorni.
Un complesso di collegamenti altamente integrati, dunque, che spiega l’esistenza di un biglietto unico per tutti i mezzi di trasporto, a parte i battelli. Il prezzo per una corsa breve, che equivale a 3 stazioni della metropolitana o 6 fermate di bus e tram, è 1,40 euro. Il costo per una tessera giornaliera varia fra 6,30 e 6,80 euro, in base alle diverse zone della città. Per studenti e altre fasce sociali sono previste agevolazioni, mentre i gruppi organizzati di turisti possono beneficiare anche dell’accesso ai musei. Gli abbonamenti settimanali costano 30 euro, quelli mensili 75, le tessere annuali 700.
Modello di eccellenza per il suo grado di penetrazione è il trasporto pubblico di Parigi, innanzitutto il Métro. Enorme ragnatela costruita secondo un disegno cartesiano, la metropolitana si sviluppa per 215 chilometri su un’area ampia poco più di 100 kmq. Ma la ferrovia sotterranea è solo parte del gigantesco sistema della mobilità urbana ed extra-urbana, la Rer, Reseau Express Régional, grande anello di treni che dalle cinque principali stazioni della città si irradiano nel resto del paese, e che comprende numerose linee di bus e tram. Governato dalla società pubblica Retp, il trasporto parigino coinvolge quasi 3 miliardi di viaggiatori all’anno. Un obiettivo reso possibile dalla presenza di 16 linee metropolitane, 4 reti di tram, 5 direttrici della ferrovia urbana, oltre 570 chilometri di percorsi autobus. La metropolitana di Parigi, in cui è possibile telefonare e accedere al wi-fi, apre alle 5.30 e chiude all’1.30 di notte, tutti i giorni. Assai efficace è inoltre la copertura notturna assicurata da bus e tram.
Il prezzo per una corsa singola ammonta a 1,70 euro. Per i turisti desiderosi di conoscere la Ville Lumière è possibile acquistare un carnet da 10 corse al costo di 12,70 euro, ma è più conveniente il Turist Visit, differenziato per adulti, bambini e per le varie zone della città, del valore di 9,75 euro per un giorno e di 31,15 euro per cinque giornate. Prevista anche una tessera ricaricabile, “Navigo”, che costa 19,15 euro per una settimana e 62,90 per un mese. I più giovani possono comprare un biglietto per il weekend a 3,55 euro, mentre l’abbonamento annuale per gli studenti costa 306,50 euro, oltre la metà rispetto a 643,50 richiesti agli altri cittadini.
Metropoli in grado di contare sulla seconda metropolitana più estesa d’Europa dopo quella di Londra, con una lunghezza di 293 chilometri per un’area di 600 kmq, è Madrid. La cui ferrovia sotterranea è formata da 13 linee, che coprono l’intero territorio urbano, oltre a 3 reti di tram. La capitale spagnola è percorsa anche da rapidi treni cittadini, anelli di collegamento con gli snodi fondamentali del traffico perfettamente integrati con la metropolitana. Il servizio inizia alle 6 del mattino e chiude all’1.30 di notte, quando sulle stesse linee entrano in funzione frequenti bus notturni.
Valutando il rapporto tra qualità e prezzo in relazione agli standard europei, a Madrid il trasporto pubblico può essere ritenuto più conveniente rispetto al resto d’Europa. Il costo per un viaggio singolo è di 1,50 euro ed è previsto un supplemento di 1 euro per chi viaggia con una valigia dall’aeroporto Barajas. Un ticket turistico da 10 corse costa 9,30 euro, mentre l’abbonamento mensile costa 47 euro per gli adulti, 30 euro per i giovani sotto i 26 anni e 10 euro per gli over 65.