Portineria MilanoA Milano si ritrovano gli uomini di Bersani, senza i giovani e senza Penati

A Milano si ritrovano gli uomini di Bersani, senza i giovani e senza Penati

Doveva essere la serata dei giovani del Partito Democratico di Milano, fedeli al segretario Pierluigi Bersani. Un modo per contrastare l’avanzata del sindaco di Firenze Matteo Renzi nel capoluogo lombardo, dove il rottamatore – insieme con lo spin doctor Giorgio Gori – continua a convincere democratici a passare dalla sua parte.

E invece, la serata «Da Milano una proposta riformista per l’Italia» organizzata questa sera alla Mondadori Multicenter di Via Marghera, rischia di diventare un incontro tra pochi intimi, «caporali» li definisce qualcuno, bersaniani della prima ora del Pd. Non solo. Anche se ha annunciato di votare per Bersani alle primarie, Filippo Penati – prima delle indagini sull’area Falck di Sesto San Giovanni uomo forte della sinistra meneghina – non è stato invitato.

Così a introdurre la serata ci saranno Franco Mirabelli, consigliere regionale e della direzione nazionale del Pd, insieme con Matteo Mauri, consigliere provinciale e dentro la segreteria nazionale del Pd. L’età media dei partecipanti è sopra i 40 anni, tra i cosiddetti giovani si scorgono solamente il consigliere provinciale Bruno Ceccarelli di 33 anni e il consigliere comunale Francesco De Lisi, classe 1976.

Certo, non mancheranno Maurizio Martina, 30enne segretario regionale e Roberto Cornelli, segretario provinciale nato nel 1974. Tra gli assenti spicca invece Pierfrancesco Maran, l’assessore ai Trasporti di palazzo Marino, prima punta del circolo dei giovani O2 Pd. Dell’associazione di under 30 democratica mancheranno proprio tutti, ennesima dimostrazione che tra bersaniani e renziani si sta consumando una lenta guerra di lunghi coltelli.

Anche tra i sindaci dell’hinterland milanese l’aria non è delle migliori. La spaccatura è totale. Se Eugenio Comincini di Cernusco sul Naviglio è stato il primo a dare il suo sostegno a Renzi insieme con il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini e quello di Lecco Virginio Brivio, nell’altra fazione compaiono Monica Chittò, primo cittadino di Sesto San Giovanni, Antonello Concas (Pioltello), Massimo D’Avolio (Rozzano), Paolo Festa (Pieve Emanuele), Pietro Romano (Rho) e Massimo Sacchi (Settimo Milanese).

In ogni caso, la manifestazione di questa sera rappresenta una prima risposta al tour lombardo effettuato da Renzi nelle scorse settimane. Il giro in camper per le valli lombarde è andata molto bene, dicono dall’entourage del primo cittadino di Firenze alle prese con la grana dei regolamenti sulle primarie del Pd. Il fine settimana definirà la sfida interna ai democratici, ma intanto i renziani milanesi stanno preparando l’arrivo del loro candidato per la fine di ottobre. Renzi non ha ancora tenuto appuntamenti politici all’ombra della Madonnina, tra le polemiche sulla Festa del Pd al Carroponte e le sfilate della moda femminile.

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