Metti quattro ragazzi svegli a cui non piace proprio restarsene con le mani in mano. Tanto che anche nel tempo libero non lasciano a riposo le meningi: anzi, hanno persino inventato un gioco che si chiama “Una start-up al giorno”. Ogni giorno, per l’appunto, bisogna proporre al gruppo un’idea imprenditoriale. Qualcuna magari funziona, qualcun’altra forse no. Ecco, tutto procede come un gioco. Così, quasi scherzando. Finché un giorno arriva Free Futool.
Che cos’è? Il primo quaderno gratuito con gli sponsor dentro. Non è solo un block-notes, ma non è nemmeno un prodotto editoriale. Free Futool è rivolto ad un target di utenti giovani studenti, tra i 18 e i 26 anni, e distribuito (gratuitamente, ça va sans dire) davanti alle università. I suoi creatori si chiamano Jacopo Sterlocchi, Paolo Trombetta, Federico Bini e Tobia Lorenzani. Tutti genovesi, tutti under 30, tutti con una formazione diversa: c’è chi ha studiato design, chi management, chi marketing e chi fa il trader finanziario. Messe tutte assieme, le loro esperienze hanno dato vita a una start up unica nel suo genere. Praticamente l’uovo di Colombo. E condividere i natali con il navigatore, forse, avrà aiutato.
Già il nome è tutto un programma. «Free Futool sta per “future tool”, uno strumento per il futuro. Gratuito, ovviamente», spiega Tobia Lorenzani a Linkiesta. «Volevamo dare vita ad un canale di comunicazione nuovo, che non fosse solo uno spot una tantum. Il nostro non è soltanto il classico taccuino “griffato” col marchio di una sola azienda, ma non è nemmeno un magazine di pubblicità. È qualcosa di totalmente innovativo». In sostanza, racconta Tobia, Free Fotool contatta le imprese potenzialmente interessate, raccoglie le sponsorizzazioni, e le pubblica all’interno di un quadernone dal design accattivante che consente al tempo stesso di fare business attraverso la pubblicità e di offrire agli studenti universitari un prodotto totalmente gratuito sul quale prendere appunti a lezione.
Oltre alle pubblicità, poi, ci sono i contenuti. Perché per essere davvero uno strumento per aiutare i giovani a costruirsi un futuro con le proprie mani, deve mantenere lo spirito del gioco che Jacopo, Paolo, Federico e Tobia facevano tra di loro per passare il tempo, quello di inventarsi “Una start-up al giorno”. E così, ogni edizione ospita un articolo sul tema “green”, un contenuto ludico per allenare la mente tra sudoku, sciarade e parole crociate, un’intervista in stile chat a un giovane che è riuscito a trasformare i propri sogni e le proprie passioni in una realtà professionale, e uno spazio dedicato a descrivere le attività di una onlus. Per non farsi mancare mai una buona idea, o anche solo per dimostrare agli altri che ce la si può fare.
Le uscite di Free Futool saranno tre ogni anno: due in concomitanza con l’inizio dei semestri universitari, a ottobre e a marzo, e un’altra a dicembre, in prossimità delle feste natalizie. «Perché – dice ancora Tobia – lo spirito di Free Futool si presta all’idea di regalo». Per il momento, la distribuzione è limitata all’ateneo genovese, dove i quattro ragazzi sono andati a fare distribuzione gratuita dall’inizio del mese. Il successo è stato notevole, oltre le aspettative. E non vale fare facili battute di spirito sulla facilità di convincere i genovesi ad accettare qualcosa gratis.
Perché l’obiettivo è quello di ampliare il prima possibile il numero di università e, parallelamente, anche la tiratura. Per Tobia, « i prossimi passi potrebbero essere Roma, Padova e poi Bologna o Firenze. Cerchiamo ovviamente di puntare sulle città che hanno una grande popolazione universitaria, ma ovviamente molto dipenderà anche dalla ricettività degli inserzionisti». Intanto, sulla pagina Facebook ufficiale, i giovani fan già si scatenano per sapere dove e quando avverrà la prossima distribuzione. Sarà forse il fascino dell’omaggio gratuito, o sarà forse che ai giovani italiani le buone idee piacciono più dei regali?