«Non credo che il mio giornale sarà ancora in edicola nel 2013», aveva detto qualche anno fa Arthur Sulzberger jr., l’editore del New York Times, il principale quotidiano americano. Quello scenario, che a molti era sembrato poco più di una provocazione, potrebbe ora – con diversi nomi, tempi e modi – diventare realtà. Dall’altra parte dell’oceano, infatti, c’è chi sta da tempo considerando un’opzione così drasticamente simile. Stiamo parlando del The Guardian, lo storico quotidiano liberal britannico, uno dei più giornali più quotati ed apprezzati del pianeta.
Un’indiscrezione riportata dal sito “More About Advertisting”, infatti, conferma un’ipotesi che gira da tempo: il quotidiano londinese starebbe pensando di passare solamente alla versione online, consegnando agli annali, una volta per tutte, la dispendiosa e assai poco redditizia pubblicazione cartacea. La notizia arriverebbe da fonti altolocate del settore News&Media della corporation. Secondo alcuni rumours, il direttore Alan Rusbridger sarebbe uno dei pochi a credere ancora nelle potenzialità dei giornali di carta. E attorno a lui, si starebbe facendo strada la consapevolezza che una chiusura parziale, ma necessaria, della redazione, salverebbe dal tracollo l’intera azienda. Tuttavia alcune persone che hanno parlato con lui nei mesi scorsi dicono di averlo trovato convinto dell’idea di passare all’online only. Con loro avrebbe anche parlato dell’ipotesi di aprire diversi siti in Asia, il mercato in crescita per eccellenza.
Del resto, i dati parlano chiaro. Nel giugno del 2011, la GMG Guardian Media Group, società che edita il Guardian, aveva dichiarato perdite annuali per 33 milioni di sterline (40,6 milioni di euro). Una situazione che aveva condotto alla scelta di separare le strade del digitale e del cartaceo: news online, commenti in edicola. Senza che però venissero ottenuti risultati significativi. Il rosso – di circa 100mila sterline al giorno – prosegue indisturbato da anni. Secondo le fonti consultate da “More About Advertisting”, i fondi a disposizione della società sarebbero ormai in via di esaurimento, il che, in assenza di decisioni, potrebbe portare in tempi rapidi a scenari ancora peggiori (la chiusura totale).
Ma dalla pagina Facebook del giornale inglese è arrivata la smentita, con rifermento a un pezzo pubblicato sul Daily Telegraph dal titolo “Il Guardian sta seriamente pensando di stoppare l’edizione cartacea”. La verità è che il Guardian non ha intenzione di fare nulla, scrive Roy Greenslade, esperto di media del quotidiano. Certo, aggiunge, questo è un periodo di transizione tra la carta e lo schermo. «In alcuni momenti, i dati economici sembrano essere favorevoli solo per la carta». Ma, precisa, «questo non è uno di quei momenti».