Portineria MilanoL’inchiesta Finmeccanica in Russia imbarazza Berlusconi e D’Alema

L'inchiesta Finmeccanica in Russia imbarazza Berlusconi e D'Alema

Preoccupazioni in Russia, dove rischia di slittare un’altra volta la presentazione dello stabilimento di elicotteri a Tomilino, nato dalla joint venture tra Russian Helicopter e Agusta Westland. Preoccupazioni in Italia, dove due rivali storici della politica italiana come Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema osservano con attenzione l’evolversi delle inchieste su Finmeccanica, soprattutto per l’importanza della nostra holding della difesa all’estero. Ma il filone delle indagini aperte dalla procura di Napoli dopo l’arresto per corruzione internazionale di Paolo Pozzessere – ex direttore commerciale di piazza Monte Grappa e dal 2011 senior advisor dell’azienda a Mosca – rischia di mettere in imbarazzo entrambi gli ex presidenti del Consiglio, così come il Pdl e il Pd.

Se il Cavaliere viene tirato in ballo nelle carte per i «rapporti personali» con il presidente russo Vladimir Putin, per il presidente del Copasir è la vicinanza a Giuseppe Fortunato, il direttore dell’ufficio russo di Finmeccanica, a destare qualche apprensione. Fortunato, pugliese, ex segretario di D’Alema al ministero degli Esteri, non compare nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato Pozzessere a Poggioreale. I magistrati napoletani, però, potrebbero ascoltarlo per andare a fondo e capire il ruolo che proprio Pozzessere ha ricoperto quest’anno a Mosca, dopo la sua «autosospensione» in seguito all’inizio delle indagini in Italia.

Del resto, i pm parlano chiaro: in Russia si stanno concentrando le nuove attività investigative. Tutto nasce dalle intercettazioni tra Bruno Spagnolini, amministratore delegato di Agusta Westland indagato a Busto Arsizio, insieme con Marco Acca, responsabile delle vendite del settore militare sempre di Agusta. In alcune registrazioni agli atti del 16 aprile scorso, in cui si parla soprattutto di Panama, delle indagini su Valter Lavitola e del presidente Enrico Martinelli, i due affrontano anche la questione «elicottero» di Putin.

Acca: «Si».

Spagnolini: «…quando parlate di, se se doveste dire che ci volano vari capi di Stato così, non menzionate Putin perchè …»
A: «No, no, no, ma non…»

S: «Ok»
A: «… non lo menziono nemmeno»
S: «Siccome me l’ha detto il…»
A: «Sì, sì, sì»
S: «Il presidente cioè, a loro glielo avevano fatto vedere…»
A: «Sì»
S: «…il motivo»
A: «No, no, ma io penso di non menzionare nessuno perché…»
S: «Lei può dire, ci volano una miriade di Capi di Stato, di…»
A: «….certo, certo, certo»
S: «Ma senza che nessuno dica Putin. Attenzione eh!»

I pm, nel corso dell’inchiesta, hanno evidenziato il presunto cambio di atteggiamento dell’amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi – indagato per corruzione internazionale e riciclaggio a Busto Arsizio – che fu il primo a dichiarare al Sole 24 Ore dell’acquisto di un elicottero da parte di Putin, ma che poi avrebbe cambiato registro, secondo i magistrati, per «l’esigenza di tenere riservati gli affari di Fimeccanica con Putin e la Russia in generale». In questo anno di lavoro, Pozzessere, che è stato arrestato proprio per il rischio di fuga in Russia dove si sarebbe dovuto trasferire a fine ottobre, ha seguito commesse importanti per tutto il gruppo di piazza Monte Grappa, oltre che per Agusta Westland anche per Selex Galileo, azienda leader nel settore dell’elettronica per la difesa e la sicurezza. 

Quest’anno le visite istituzionali sono state diverse, tra nostri esponenti di governo in trasferta a Mosca (Mario Monti è stato lì il 22 luglio, ndr) o di ministri russi in Italia, come quello della Difesa Anatoly Serdyukov, che è stato ospite degli stabilimenti Oto Melara a La Spezia sempre la scorsa estate. Che ci sia «un asse strategico con Mosca» per Finmeccanica lo ha confermato anche il direttore generale Alessandro Pansa quando è stato sentito come persona informata sui fatti il 4 ottobre scorso. Pansa ha spiegato il ruolo che Pozzessere ricopriva in Russia, spiegando che «dopo gli articoli che lo avevano riguardato e che avevano determinato le sue dimissioni dalla posizione di direttore commerciale, ha assunto la nuova posizione per decisione del nuovo amministratore delegato Giuseppe Orsi».

Stando a quanto riferito dal direttore generale, quindi, «in tale posizione Pozzessere riferiva direttamente a Orsi». E poi: «Mi riservo di richiedere e far pervenire informazioni sintetiche sui rapporti intercorsi tra l’Augusta Westland con l’operatore russo Oboroporom». Infine: «Gli accordi intercorsi tra le società del gruppo Finmeccanica, come quelli di altre aziende italiane, con le aziende russe non sono maturati all’interno di accordi di governo, ma sono stati comunque favoriti dagli ottimi rapporti personali tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il presidente russo Putin, fatto peraltro ampiamente notorio».

Il 26 ottobre scorso, a tre giorni dall’arresto di Pozzessere, si sono incontrati proprio nello stabilimento di Tomilino vicino a Mosca, il vice premier Dmitry Rogozin insieme con l’ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. L’incontro è stato vietato ai giornalisti ma, stando a quanto è trapelato, i due avrebbero espresso preoccupazione per quello che sta succedendo in Italia. «Non c’è aria di festa», riferisce una fonte italiana da Mosca. Così, rischia di slittare ancora una volta l’inaugurazione dello stabilimento di Tomilinio, che era stato annunciato a giugno: qui verrà assemblato l’elicottero AW139 in dotazione al presidente Putin.